Le PMI preoccupate dalle guerre. Cerciello (Conf PMI ITALIA): “Occorre responsabilità ed evitare le strumentalizzazioni”

Le PMI preoccupate dalle guerre. Cerciello (Conf PMI ITALIA): “Occorre responsabilità ed evitare le strumentalizzazioni”
Ottobre 03 22:37 2025 Print This Article

Mentre i conflitti si moltiplicano, dall’Ucraina alla Striscia di Gaza, gli imprenditori italiani si trovano stretti in una morsa che non hanno creato ma che pagano sulla propria pelle. La guerra, oggi, entra nei bilanci, nelle commesse saltate, nei trasporti che costano il doppio e nelle famiglie che vedono restringersi i margini di sopravvivenza.

Secondo i dati di Unioncamere, sono oltre 70mila le imprese italiane che intrattengono rapporti stabili con i Paesi del Medio Oriente e Nord Africa. Molte di queste oggi lavorano in una condizione di incertezza drammatica: il prezzo delle spedizioni marittime è cresciuto del 15% in pochi mesi, l’export rallenta e le filiere si inceppano.

Il vuoto della politica internazionale

La debolezza delle istituzioni internazionali amplifica la crisi. Le Nazioni Unite, un tempo percepite come garante di equilibrio e dialogo, appaiono oggi marginali e incapaci di incidere concretamente.
Per il mondo delle PMI, questa assenza di autorevolezza non è un dettaglio: significa mercati meno sicuri, rapporti commerciali instabili e investimenti bloccati.

La posizione di Conf PMI Italia

Di fronte a questo scenario, Tommaso Cerciello, presidente di Conf PMI Italia, lancia un appello:

“Le nostre imprese stanno pagando un prezzo altissimo a causa di conflitti che non hanno voluto né cercato – Tommaso Cerciello, Presidente Conf PMI ITALIA –  Oggi non servono divisioni ma un’Italia forte e autorevole che sappia difendere i suoi imprenditori nei tavoli internazionali. È necessario rispettare i principi della nostra Costituzione, che ripudia la guerra come recita l’articolo 11, ma allo stesso tempo bisogna agire per la tutela dei diritti umani e della stabilità economica. Senza pace non c’è economia, e senza economia non c’è futuro per famiglie e comunità.”

Tra responsabilità e solidarietà

Conf PMI ITALIA conferma anche la disponibilità a promuovere iniziative di sostegno concreto: dall’assistenza alle aziende colpite dalle crisi degli scambi, fino ad azioni di solidarietà umanitaria nelle aree più martoriate.

“In questo momento delicato serve unità e responsabilità. – conclude Cerciello – Non aiutano le strumentalizzazioni politiche, come vediamo in alcune proteste che rischiano di diventare bandiere di parte. Penso, ad esempio, alla CGIL che scende in piazza con cortei che di fatto sono contro il governo, dimenticando di aver taciuto per anni su questioni cruciali del lavoro: dalla precarizzazione crescente, alla sicurezza nei cantieri, fino alla delocalizzazione di tante aziende. I lavoratori non possono diventare pedine di battaglie ideologiche: il Paese ha bisogno di soluzioni, non di slogan che dividono. La pace si costruisce anche così: con responsabilità, non con le strumentalizzazioni.”

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