FederTerziario lancia l’allarme per l’inizio della stagione turistica: mancano figure specializzate

FederTerziario lancia l’allarme per l’inizio della stagione turistica: mancano figure specializzate
Aprile 19 01:04 2023 Print This Article

La nuova stagione turistica ripresenta le ben note difficoltà legate al reperimento di personale nel mondo del turismo e della ristorazione, in particolar modo in un settore specifico come il turismo esperienziale che si fonda sulla presenza di professionisti in grado di garantire anche sostenibilità e cura del territorio. Lo rileva FederTerziario, organismo datoriale che accoglie circa 85mila imprese sul territorio nazionale, evidenziando che i dati Anpal registrano una domanda di oltre 750mila unità nel commercio e nel turismo nel quinquennio 2023-2027.

 

Dopo la pandemia una serie di lavoratori, usciti dal turismo – spiega Emanuela D’Aversa, responsabile ufficio relazioni industriali FederTerziario -, si sono riallocati in altri settori per cui ancora oggi è molto difficile reperire figure quali camerieri e personale di sala, barman, aiuto cuoco, receptionist. Un problema che si ripresenta puntuale ogni anno e che avrebbe bisogno di trovare delle contromisure adeguate che, attraverso la formazione, possano convogliare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, puntando sulle competenze green, anche in ragione della sempre maggiore attenzione del cliente a queste tematiche”. 

 

Un focus specifico merita il cosiddetto turismo esperienziale che si basa sulla conoscenza di un Paese o di uno specifico territorio attraverso l’esperienza diretta e in profondità della sua storia e del suo tessuto sociale, oltre che degli aspetti paesaggistici, artistici e culturali. È un segmento in grande crescita – gli addetti ai lavori stimano un business mondiale di 180 miliardi di dollari all’anno – che però necessità di figure formate in grado di gestire una clientela esigente e particolarmente attenta all’ambiente.   

 

“Il cosiddetto turismo esperienziale – prosegue l’esponente di FederTerziario – è uno dei settori che investe di più in sostenibilità e digitalizzazione; saranno, e in parte sono già, proprio le figure professionali con tali competenze quelle più ricercate dalle imprese: voyage designer, trend setter, eco tour guide o personal eco trainer, specialista in contabilità verde, il responsabile degli acquisti green”. 

 

Il futuro è scritto nei percorsi di formazione e nel ruolo ponte degli organismi datoriali: FederTerziario, sul fronte della formazione e della riduzione del mismatch territoriale, ha sperimentato con successo un modello virtuoso tramite l’accordo con l’Unione Albergatori e Pubblici Esercenti altoatesini che si è concretizzato, lo scorso anno, con l’invio di studenti siciliani in Trentino Alto Adige per completare il percorso di formazione con prospettive di trovare lavoro oppure rientrare nel proprio territorio con competenze acquisite. 

È fondamentale puntare su percorsi scolastici e formativi – conclude la responsabile dell’ufficio relazioni industriali in grado di formare le figure professionali funzionali al mercato del lavoro, così come è necessario farlo in tempi brevi in un’ottica di collaborazione tra pubblico e privato”. Sempre secondo il report Unioncamere-ANPAL, il mismatch tra domanda e offerta di profili green cresce all’aumentare dell’intensità dell’importanza con cui sono richieste queste particolari competenze. Nello specifico, si rileva una difficoltà di reperimento delle competenze green per il 33,8% delle entrate, quota che arriva al 36,9% in caso di elevato grado di importanza

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