Il 15 ottobre scade la pace fiscale. tornano i pignoramenti. Cerciello, Presidente Nazionale Conf.PMI ITALIA “Ci aspettiamo misure di sostegno e di rilancio da parte del governo”

Il 15 ottobre scade la pace fiscale. tornano i pignoramenti. Cerciello, Presidente Nazionale Conf.PMI ITALIA “Ci aspettiamo misure di sostegno e di rilancio da parte del governo”
Settembre 22 18:48 2020 Print This Article

La pace fiscale sta per scadere. Il prossimo 15 ottobre, infatti, termina la tregua del Fisco per chi non ha saldato il conto delle cartelle esattoriali. Una sospensione concessa in questi mesi a causa dello stato emergenza provocato dal Covid 19.

 

Che cosa accadrà dunque?

 

Scaduto il termine terminerà il divieto di notifica delle cartelle di pagamento e riprenderanno tutti gli accertamenti esecutivi di Agenzia Entrate-Riscossione. Via libera anche alle ingiunzioni fiscali emesse dagli Enti locali, cioè Regioni e Comuni, sui loro tributi, come il bollo auto, l’Imu o la Tari.

 

La posizione della Conf Pmi Italia.” Lo Stato deve essere realmente vicino alle imprese”

 

In questa fase storica così difficile per l’economia mondiale – afferma Tommaso Cerciello, Presidente nazionale della Conf PMI ITALIA ci aspettiamo che il governo sia realmente vicino alle Piccole e Medie Imprese ed ai professionisti. Stiamo parlando della spina dorsale dell’Italia. Purtroppo, a mio giudizio, questa emergenza è stata gestita male, con interventi poco efficaci e messi in campo in ritardo. Quello che chiediamo sono misure strutturali. In primo luogo, è necessario ridurre in maniera drastica la pressione fiscale per dare slancio al sistema delle PMI, ormai asfissiate da un fardello di obblighi che da anni ne blocca la crescita rendendole poco competitive. Bisogna puntare in maniera decisa sulla formazione, affinché domanda ed offerta, nel mercato del lavoro, si incontrino in maniera più agevole, restituendo profili da inserire subito nei cicli produttivi delle imprese. Ed ancora, va messa in campo un profondo snellimento della burocrazia, affinché sia più semplice avviare un’ azienda. Infine, credo sia giusto eliminare la segnalazione delle aziende, dei professionisti e dei privati in Griff, quando pagano con un lieve ritardo, perché in affanno, rate di mutuo o finanziamento in modo da determinare un distinguo da chi viene protestato per cattiva gestione o per eludere gli obblighi. Sarebbe anche un modo equo per compensare il cronico ritardo della Pubblica Amministrazione nell’assolvere il pagamento verso le aziende, nel caso di appalti o forniture. Sono questi i punti su cui occorre lavorare per contrastare una crisi economica che nei prossimi anni dispiegherà sempre di più i propri effetti negativi”.

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