A conclusione dell’anno 2019, doverosamente occorre fare un bilancio e riflettere sul passato, per affrontare il futuro a partire dai primi giorni di questo 2020.
Tanti erano i propositi riposti in questo anno 2019, oggi al termine, ogni sforzo, ogni sacrificio non ha prodotto i risultati auspicati, si resta schiacciati da un sistema così incrostato e negativo, che ogni iniziativa viene annullata, una condizione atavica che ci portiamo addosso dal 1861 e della quale nonostante abbiamo vissuto un secolo e mezzo, attraversando il ventennio Fascista le due grandi e terribili guerre mondiali, poi il bum economico, nonostante la presenza di uomini illuminati come Errico Mattei, Adriano Olivetti, Dino Ferrari, o uomini di Stato come Carlo Alberto Dalla Chiesa, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, oggi Sergio De Caprio e Nicola Gratteri, continuiamo ad assistere, quasi impotenti, alla gestione di uno Stato, dove c’è chi opera per ripristinare la democrazia ed il benessere e chi avversa al fine di mantenere un sistema corrotto e mafioso a danno dell’economia e del benessere del popolo Italiano. (Come si evince dai fatti che arrivano a noi giornalmente dalla Stampa e dai Social). è assodato storicamente, poiché sottoscritto da numerosi Storici, delle cattive influenze straniere, in modo particolare dall’Inghilterra che con la sua ingerenza, attraverso orde di faccendieri, sistemi bancari e monetari o politici compiacenti, a partire dai Savoia nel 1860 e poi sino ai nostri giorni, hanno attaccato e distrutto il nostro tessuto Industriale e il sistema commerciale Italiano, che per cultura e intelligenze, di fatti detenevano il primato nel mondo e secondi a nessuno, oltre ad essere una nazione geograficamente al centro del Mediterraneo, che sino alle civiltà dei Greci e i popoli Italici, nel II° secolo A.C. hanno commerciato in pace e prosperato, al contrario di oggi, considerati i conflitti militari in atto, per interessi economici di poche nazioni a danno di tutte le altre.
Oggi questa nostra Italia si avvia verso il declino finale con la diminuzione di nascite e Emigrazione forzata che ci vedrà assottigliarci sino a sparire o rimanere una mera minoranza etnica nel corso di questo secolo se non si inverte la tendenza.
In questo contesto la Calabria, vive una debolezza ulteriore, come tutto il Mezzogiorno, colonizzato di fatti, è abbandonato e sfruttato da quel fatidico 1861.
E allora occorre che con forza diciamo a chi oggi nel bene e nel male si è assunto l’onere di proporsi quale sistema Amministrativo Regionale, prima di tutto a scrollarsi la coscienza e rinunciare a un ruolo di servi sciocchi, in un sistema atto al completamento della distruzione del patrimonio, formato da una miriade di piccoli Artigiani, Contadini, micro Imprese, che continuano a essere la vera ossatura non solo regionale ma della Nazione intera, difendendoli e non attaccandoli e spolpandoli, giorno per giorno, tartassandoli e facendoli fallire, possono invertire la situazione economica attuale attraverso occupazione e produzione.
Che si attui una vera politica di infrastrutture nel sud con una rete di trasporti e viaria dignitosa, con tariffe corrette e non proibitive, come oggi. Che si inverta il sistema scolastico e universitario indirizzandolo alla formazione utile al territorio, e legandola poi ad un sistema di valorizzazione delle imprese Calabresi.
Che si abbia il coraggio di bloccare enti speculari e scelte tutelate con la demagogia, per avvantaggiarsi in affari leciti ed illeciti, che non servono alla Calabria; il sistema Rifiuti, Acqua, Trasporti, Foreste, Sanità, pensare e sviluppare politiche e gestioni trasparenti utili al benessere collettivo.
Auspico che chi viene eletto metta da parte ogni ego, e si renda disponibile per la crescita di una Regione che attende da oltre 150 anni, sopportando eccidi, deportazioni, lutti, soprusi, angherie, offese e insulti, auspico che candidati come Rosaria Succurro, competente nel settore Turistico, se eletta venga nominata Assessore al Turismo, o Pietro Molinari, già bravo Presidente di Coldiretti, venga nominato Assessore all’Agricoltura, e ancora Franco Sergio con una forte competenza Sindacale possa Occuparsi di Lavoro e Luca Morrone, Imprenditore nel settore Sanitario Privato, possa essere chiamato a dire la sua ecc. insomma per concludere che si guardi alle competenze e non al solito teatrino “ Chiamato equilibri” di collocamento di servi sciocchi che rispondono ad altri servi sciocchi, che il 2020 sia anno di riscatto sociale vero essendo arrivati all’ultima fermata dopo si rischia di cadere nel baratro da dove non si ritorna più indietro, pertanto i Candidati Governatori, Callipo, Santelli, Aiello, Tansi, hanno certamente una enorme responsabilità che mi auguro sia veramente assunta come una rivoluzione e riscatto rispetto ad una sistema avverso e incrostato dannoso per la popolazione e la democrazia.
Auguri a tutti
Sante BLASI – Presidente della Confederazione PMI ITALIA Calabria e Vice Presidente Nazionale di ENSI.