Pietro Serbassi è stato riconfermato, ancora una volta, vicepresidente di ALE (l’associazione dei sindacati autonomi dei macchinisti a livello europeo). Si tratta di un risultato che testimonia l’alto grado di credibilità raggiunto dalla Fast, federazione dei trasporti aderente a Confsal, di cui Serbassi è tra gli esponenti apicali.
Sono diciotto i Paesi aderenti ad Ale, con oltre 110.000 iscritti, sebbene all’organizzazione non facciano parte Stati come Francia ed Inghilterra.
“Le sfide che ci sono di fronte – afferma il neo vice presidente Serbassi, all’indomani della sua rielezione svoltasi nel recente convegno tenutosi in Germania -. Punteremo, decisamente, così come già stiamo facendo, sulla sicurezza e sul potenziamento dei processi formativi”.
ALE, del resto, da sempre è impegnata sul fronte dell’ armonizzazione degli standard minimi, lavorativi e sociali. Proprio per questo una formazione altamente specializzata rappresenta una partita fondamentale sulla quale l’ attenzione non può mai calare.
Per quanto concerne la liberazione e la concorrenza, la posizione dell’associazione è storicamente orientata ad un’apertura, purché il processo non avvenga in forma indiscriminata, magari cedendo sul terreno delle condizioni di lavoro. Tra gli altri obiettivi, vi è anche quello dell’apertura di un dialogo con le stesse aziende costruttrici dei treni, per rendere sempre più efficace il discorso sulla sicurezza.