Bruxelles – Il presidente della Camera di Commercio di Cosenza e di Si.Camera, Klaus Algieri, è intervenuto oggi al Parlamento europeo di Bruxelles in rappresentanza delle imprese della Calabria.
Ad aprire i lavori sono stati Antonio Tajani, Presidente del Parlamento europeo; Andrä Rupprechter, consigliere principale alla Presidenza austriaca del Consiglio dell’Unione europea; Christoph Leitl, presidente di Eurochambres.
Camere di commercio europee e imprenditori provenienti da 45 Paesi per un giorno hanno discusso e votato su alcuni dei temi più cruciali attualmente al centro del dibattito politico.
«L’Europa è pronta a rispondere alle sfide del mercato del lavoro? Governare il cambiamento, senza guardare ai posti di lavoro persi e creati, è la scommessa del futuro. Le Camere di Commercio italiane sono impegnate in prima fila nello sviluppo di programmi di alternanza scuola lavoro, nella gestione di strumenti informativi sui bisogni professionali come Excelsior, nella promozione presso le imprese dei processi di digitalizzazione. E il legame con il territorio può diventare uno straordinario vantaggio competitivo a condizione che lo stesso si apra a capacità e servizi di eccellenza di altri territori europei in una logica di rete».
E’ quanto ha affermato Klaus Algieri oggi nella seduta alla quale hanno partecipato le Camere di commercio europee.
«La sfida è trasformare – ha sostenuto Algieri – l’Unione Europea, le cui competenze al riguardo sono ancora estremamente limitate dai Trattati, nel tavolo dove condividere esperienze, validazione dei percorsi professionali e formativi e strumenti informativi. Più Europa, quindi, come elemento di sintesi e di crescita»!
«L’Unione Europea continua – ha sottolineato Algieri – ad avere una forza se tiene in vita e alimenta le diversità culturali, tutela le potenzialità specifiche dei territori. Il Made in Italy per noi è un elemento primario che difendiamo quotidianamente in tutte le nostre attività. Le nostre imprese chiedono tutele per le nostre produzioni e meno impedimenti burocratici».