Essere al fianco delle imprese in questo momento così delicato, dove le aziende italiane sono strette tra una legislazione dell’Unione Europea sempre più penalizzante – soprattutto nel settore dell’agroalimentare – ed i dazi americani.
La Conf PMI ITALIA da sempre è impegnata in una costante attività di valorizzazione delle piccole e medie imprese, soprattutto con iniziative legate all’erogazione di servizi che possono snellire ed alleggerire la gestione, gli oneri connessi a ciascuna attività, elevandone gli standard di qualità e di sicurezza.
L’avvocato Sandro Castro, Delegato dal Presidente Nazionale Confederale di Conf. PMI ITALIA, dottor Tommaso Cerciello, ai rapporti con le Imprese, ha recentemente incontrato numerose aziende italiane del Comparto agro-alimentare, in varie regioni d’Italia, al fine di verificare la sussistenza delle ottimali condizioni di promozione del Made in Italy, in Italia e all’estero. Le imprese incontrate sono produttrici e trasformatrici di prodotti di alta qualità, con tipicità dei vari contesti regionali italiani, costituendo realtà interessanti nel panorama agro-alimentare italiano.
Un tour che ha rappresentato un momento di confronto ricco di spunti di riflessione, tanto che alcune aziende hanno già in gran parte aderito ai progetti Confederali. In particolare si segnalano quelli relativi all’inserimento mirato in GDO – Grande Distribuzione Organizzata -, dell’internazionalizzazione, delle Risto – botteghe (in via di realizzazione con l’autorevole supporto del Consorzio MEI – Mercato delle Eccellenze Italiane, Associato a Conf. PMI ITALIA), della partecipazione a fiere internazionali di grande attrazione e a piattaforme privilegiate di e-commerce, con crescente attenzione ai numerosi e fondamentali servizi che la Conf. PMI ITALIA eroga quotidianamente alle oltre 300 mila imprese ad essa associate (in particolare la Formazione, a 360 gradi, in tutti i settori di interesse per le Aziende).
In Liguria Castro ha visitato, nella città di Genova, l’Azienda del “Caffè Cellini”, tra le più quotate nel territorio italiano, con stabilimento produttivo sito nell’ampia zona industriale (Bolzaneto) del capoluogo ligure.
In Toscana, il percorso di visita, ha interessato Firenze e provincia, oltre che Siena e provincia. In particolare, le aziende “Mulino Val D’Orcia”, pastificio di elevata qualità sito nella famosa Val D’Orcia (un’area verdeggiante collinare toscana estremamente rinomata e a vocazione turistica internazionale), che produce pasta di grani antichi, di farro e di legumi; “Caprili”, del Brunello di Montalcino, il cui titolare è stato recentemente nominato Presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino; “Tenute Selvolini”, produttrice del Chianti “Gallo Nero”, Vino che può essere prodotto solo nei comuni che ricadono nell’area del Chianti; “Faro Alto”, holding del noto gruppo “Nannini”, che produce specialità dolciarie senesi come il Panforte, il Panpepato, i Ricciarelli, i Cantuccini, oltre a Panettoni artigianali, Cioccolato di grande qualità e varie tipologie di biscotti; “Tenuta Il Palagio”, che produce vini di vari tipi, Azienda fiorentina di proprietà del noto cantautore e polistrumentista britannico Sting.
In Basilicata in provincia di Potenza, abbiamo avuto l’azienda “Il Paniere dei Ricci”, specialista, tra l’altro, del peperone crusco, ottima specialità agro-alimentare derivata dal peperone IGP di Senise, e l’azienda dei “Fagioli di Sarconi IGP”.
In Calabria missione di Castro ha avuto come protagonista il Panificio Cuti”, sito in provincia di Cosenza e contenente anche un bel Museo di oggetti storici con cui si lavorava il pane nell’antichità; “Clemì”, sita nel territorio jonico cosentino di Corigliano Rossano, produttrice della bevanda a base di succo di clementine IGP, anch’essa con annesso Museo; “Vallefiore”, caseificio di prodotti tipici quali il caciocavallo silano dop, sito nella Sila Grande; “Salcal”, azienda di salumi tipici quali soppressata, salsiccia piccante, capocollo e la famosa ‘nduja, sita all’interno della provincia di Cosenza; “Dolciaria Alessandria”, sita in provincia di Vibo Valentia, che produce dolci tipici, quali i Mostaccioli, le Susamelle, le Marzallette, i Torroncini morbidi di vari gusti, il Latte di mandorla senza zucchero, i biscotti senza glutine; “Genius Gastronomia”, sita in provincia di Catanzaro, che prepara piatti pronti per la ristorazione e per le mense scolastiche, tra cui il Morsello, la trippa tipica di Calabria; “Sapori Antichi”, sita nella Sila piccola, che produce e lavora, tra gli altri, le spezie e gli aromi per cucina, le castagne, la Salsa della Nonna; “Azienda agricola La Grancia”, sita in provincia di Reggio Calabria, nell’area reggina jonica delle “Cascate”, adiacente alla caratteristica e pittoresca Stilo, azienda che coltiva e produce il pregiato zafferano di Bivongi, di rara qualità, oltre a vini tipici della zona.
La ricognizione ha compreso anche una lunga visita a un gruppo di aziende dell’area reggina tirrenica, coltivatrici e produttrici di prelibati frutti di bosco (mirtilli, lamponi, more) che hanno di recente ricevuto il Premio Nazionale per i migliori frutti di bosco d’Italia; alcune di queste aziende hanno seguito, unitamente all’Unical – Università della Calabria -, lo sviluppo delle “bacche di Goji”, frutto del Lycium Barbarum, che ha effetti benefici sulla salute umana.
Infine, su invito del Presidente Nazionale Confederale, dottor Tommaso Cerciello, l’ avvocato Castro è intervenuto anche all’evento “Vinitaly and the City”, che si è tenuto, per il secondo anno consecutivo, in Calabria (Comune di Cassano all’Ionio), nel parco archeologico di Sibari, ove il noto professionista forense ha incontrato importanti aziende di Vini (anche biologici), olii, amari, liquori (anche alla liquirizia), birre artigianali, elisir, specialità dolciarie, pizza senza glutine, consorzi di vini da dessert (tra cui il Passito), chef, maestri pasticcieri e maestri gelatai, espressione della massima qualità di vari territori regionali della nostra Penisola.
“Nell’attuale realtà economico-imprenditoriale italiana, per varie ragioni – afferma l’avvocato Sandro Castro – risulta estremamente difficile e arduo, per le imprese, far comprendere ai vari interlocutori, specialmente ai consumatori, il concetto di qualità insito nei prodotti agro-alimentari Made in Italy. E’ chiaro ed evidente che la produzione e la trasformazione di prodotti di vera qualità italiana richiedano non solo grande dedizione e sacrificio, ma anche il possesso di competenze specialistiche tutt’altro che comuni. Tutto ciò comporta l’aumento del prezzo medio di vendita dei prodotti, ma esalta l’olfatto e il gusto e si distanzia dalla ormai imperante lex mercatoria, che tende, invece, all’abbassamento della qualità e all’introduzione di sotto-cibi e di mangimi adatti solo a chi non ha mai conosciuto l’arte culinaria, oltreché pericolosi per la salute umana. Sono radicalmente convinto che le Imprese italiane, se veramente intendono avere successo nella promozione e nello sviluppo del Made in Italy, debbano necessariamente fare squadra per battere la spietata concorrenza mercatistica (soprattutto quella delle multinazionali), convergendo in gruppi qualitativi di interesse, facendo rete e, quel che più conta, cogliendo le interessanti opportunità provenienti dai mercati esteri di un certo livello, nei quali il prodotto italiano è stato sempre molto apprezzato. Occorre superare la diffidenza e la paura (che non portano chiaramente a nulla), investendo alcune risorse (anche monetarie) in ambiti nei quali l’eccellenza gastronomica italiana venga compresa appieno. Forse anche per questo ho visto e percepito grande attenzione, da parte delle tante Imprese che ho di recente incontrato, all’ambiziosa e ormai nota realtà rappresentata da Conf. PMI ITALIA e, con l’occasione, ringrazio di cuore il Presidente Nazionale Confederale, dottor. Tommaso Cerciello, per l’importante Delega di Rappresentanza che mi ha conferito, sia per l’Italia che per i paesi esteri”.