Roma – Presso la sede della Confederazione Selp – lo scorso 27 novembre -, è stato siglato un accordo storico che rivoluziona il mondo del lavoro legato allo sport. Il primo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) per il settore sportivo rappresenta un passo decisivo per il riconoscimento e la regolamentazione di tutte le figure professionali coinvolte, siano esse sportive, amministrative o commerciali. Un contratto che pone fine all’incertezza e alla precarietà che hanno caratterizzato per anni questo comparto, dando finalmente voce e diritti a chi opera, direttamente o indirettamente, “nel recinto del campo”.
Un Contratto per tutti: dal campo alla scrivania
Per la prima volta, un unico strumento normativo racchiude e tutela tutte le professionalità legate al mondo dello sport: dagli allenatori agli accompagnatori, dai dirigenti agli amministrativi, fino ai medici, paramedici, ristoratori e commerciali. Fino ad oggi, queste figure erano disperse tra diverse contrattazioni collettive o addirittura prive di riconoscimento contrattuale, spesso operando sotto condizioni precarie o mascherate da “volontariato”. Questo CCNL stabilisce una chiara regolamentazione per tutte le attività che si svolgono nei luoghi dedicati allo sport – palestre, campi, circoli – garantendo diritti, tutele e una remunerazione adeguata.
Tutele e Continuità per i lavoratori duali
Un aspetto particolarmente innovativo del contratto è il riconoscimento della “caratteristica duale” di molti lavoratori del settore sportivo, spesso impegnati in più attività o professioni. Grazie a questa regolamentazione, viene garantita una copertura assicurativa e previdenziale, insieme alla possibilità di pianificare il proprio impegno nel tempo. Questo permette non solo una maggiore serenità lavorativa, ma anche un miglioramento delle condizioni di vita di chi dedica tempo, passione e sacrificio al mondo dello sport.
Un settore più forte e attrattivo
Oltre ai benefici diretti per i lavoratori, questo contratto rappresenta un passo avanti anche per le società sportive e gli enti. La possibilità di avere una forza lavoro regolamentata e tutelata rende il settore più solido, affidabile e attrattivo per investitori e sponsor. È un’opportunità per il movimento sportivo di migliorare la propria competitività e professionalità, confrontandosi alla pari con altri settori in termini di efficienza e organizzazione.
Un riconoscimento ai protagonisti Invisibili dello sport
Dietro ogni disciplina sportiva, a qualsiasi livello, c’è una rete di persone che lavora con dedizione: istruttori, dirigenti, accompagnatori, personale medico, amministrativi, addetti alla ristorazione e molte altre figure. Senza il loro impegno, nessuna attività sportiva potrebbe esistere o crescere. Questo contratto è un riconoscimento concreto del loro valore, premiando i sacrifici e il tempo dedicato a supportare il movimento sportivo.
Conclusione
La firma del primo CCNL per il mondo dello sport segna un cambiamento epocale: non solo un traguardo per i lavoratori, ma anche una risposta alle esigenze di un settore in evoluzione, che punta a diventare sempre più strutturato e professionale. È un messaggio forte e chiaro: lo sport non è solo passione, ma anche lavoro, dignità e futuro.
“E’ stato siglato il primo Ccnl innovativo – afferma il Segretario Generale Confederazione Selp nonché Segretario di Fila, dottor Claudio Armeni – per i lavoratori del mondo dello sport che siano sportivi o amministrativi o commerciali, è il primo contratto che racchiude tutte le figure fino ad oggi date in ad altra contrattazione collettiva. Tutte le attività che si svolgono all’interno del recinto del campo, palestra, circolo, sono regolamentate dal primo Ccnl del settore, si danno finalmente tutele e diritti agli uomini e alle donne che prestano la loro attività lavorativa, il più delle volte con caratteristica duale ossia che fanno altri lavori e professioni, e le si garantisce la giusta remunerazione, la copertura assicurativa e previdenziale ed una continuità programmabile del proprio impegno nel tempo. È un contratto che mira ad eliminare i rapporti precari e di sfruttamento mascherati da “volontariato”.
Un contratto che serve a far sì che le società sportive e gli enti possano finalmente avere certezze ed affermarsi ed essere attrattive per gli investitori e gli sponsor, affinché il movimento sportivo possa migliorare in termini di professionalità e di competitività con gli altri settori. E’ una risposta importante alle esigenze di chi dedica il propri tempo ad una disciplina sportiva a qualsiasi livello premiandone i sacrifici. Senza queste figure, dagli istruttori, agli accompagnatori, ai dirigenti agli amministrativi, ai ristoratori, ai commerciali ai medici e ai paramedici e a tutte le professionalità coinvolte va dato il giusto riconoscimento, figure senza le quali nessuna disciplina sportiva potrebbe esistere”
“Si tratta di un contratto innovativo di grande rilievo – afferma il Presidente Nazionale Confederale di Conf PMI ITALIA, dottor Tommaso Cerciello – si attendeva da tempo uno strumento che tutelasse figure profili professionali rimaste senza una copertura. Abbiamo lavorato in maniera attenta per restituire un Contratto che rispetto agli altri pochi del settore fosse quello più aggiornato alle normative vigenti. Va sottolineata la sottoscrizione di partner sindacali come la Conf.I.R (Confederazione Italiana Rugby) dottor Oreste Pratichetti. La Conf PMI ITALIA ha recitato tra le organizzazioni datoriali un ruolo – guida, finalizzato ad un discorso di collaborazione e sinergia per la tutela dei lavoratori, degli atleti, ma anche delle imprese, dei club, delle società sportive. Il comparto dello sport è strategico non solo per l’ economia del Paese, ma ha anche un importante valore sociale, rappresentando un deterrente per tutti i fenomeni di devianza nelle periferie critiche e in quelle dei grandi centri”