Roma – Un contratto che armonizza tutti gli interessi in gioco, sia delle imprese sia dei lavoratori del comparto edile. E’ questo il giudizio comune di tutti i sottoscrittori del Contratto Collettivo Nazionale del Comparto edile ed attività affini siglato a Roma lo scorso 13 novembre.
Il documento porta la firma in calce dei rappresentanti della Confederazione PMI ITALIA, di PMI ITALIA PROFESSIONI, di Famar Ciu Unioquadri, della Confederazione Sindacale Europea Lavoratori e Pensionati (C.SE.L.P) della Federazione Italiana Lavoratori (FI.La), della S.I.A/CONFSAL – Sindacato Indipendente Agroalimentare, del S.E.LP – Sindacato Europeo Lavoratori e Pensionati – Nord Industriale
Il Contratto è al tempo stesso un rinnovo ed un adeguamento alla normativa vigente che viene richiamata ed osservata in maniera scrupolosa, prevedendo quella adattabilità alle nuove esigenze e alle nuove sfide del mercato al fine di non perdere sul terreno della competitività.
Un importante risultato che rappresenta il frutto di un intenso lavoro tra le parti nel ricercare un punto di equilibro che garantisse margini di profitto ma anche e soprattutto i diritti dei lavoratori.
“Siamo tutti molto soddisfatti – ha affermato il dottor Tommaso Cerciello, Presidente della Conf PMI ITALIA che tra i sindacati datoriali ha recitato un ruolo di riferimento –. E’ stato fatto un lavoro molto accurato, aggiornando i minimi tabellari e rispettando alla lettera tutte le previsioni della normativa vigente. Al tempo stesso siamo di fronte ad uno strumento che viene incontro alle esigenze delle aziende, senza mai arretrare sul piano dei diritti dei lavoratori. Tutto questo è stato possibile grazie ad un intenso confronto tra le parti, in particolare con le sigle sindacali dei lavoratori. La sinergia, il dialogo, e la costante ricerca di un punto di intesa ragionevole, resta sempre il pilastro fondamentale della nostra azione”.