Crisi Stellantis, lo stabilimento di Pomigliano D’Arco a rischio dopo le dichiarazioni del CEO Tavares

Crisi Stellantis, lo stabilimento di Pomigliano D’Arco a rischio dopo le dichiarazioni del CEO Tavares
Febbraio 25 16:41 2024 Print This Article

Pomigliano D’Arco (Na) – Le recenti dichiarazioni – che sembrano suonare quasi come un ricatto – dell’amministrazione delegato di Stellantis, Carlo TavaresSenza incentivi all’elettrico a rischio Mirafiori e Pomigliano D’Arco” hanno addensato nubi nere sul futuro degli stabilimenti italiani, in particolare in quello di Pomigliano D’Arco.

Il Consiglio comunale del comune che ospita l’ impianto Giambattista Vico, lo scorso venerdì 23 febbraio, ha fatto quadrato intorno ai lavoratori ed ai sindacati, in una seduta bipartisan e aperta anche ai contributi esterni, In rappresentanza della Regione Campania, ha partecipato il Consigliere regionale, Valeria Ciarambino. Ad intervenire è stato anche il deputato Michele Schiano di Fratelli D’Italia.

LA LETTERA DEL PREMIER MELONI

Anche la premier Giorgia Meloni ha voluto manifestare la propria vicinanza all’istituzione locale e ai lavoratori con una lettera indirizzata al presidente del Consiglio comunale nella quale ha evidenziato come “Sotto il coordinamento del Ministero delle imprese e del made in Italy è stato avviato un tavolo di confronto, partecipato anche dalle organizzazioni sindacali e dai rappresentanti delle regioni, oltre che dall’azienda e da ANFIA in rappresentanza della componentistica per verificare le condizioni di competitività delle fabbriche italiane e assicurare la sostenibilità del medio – lungo periodo”

CHIAREZZA SUL PIANO INDUSTRIALE

Rammarico da parte del sindaco Raffaele Russo per l’assenza dei vertici di Stellantis che pure erano stati invitati all’assise. Il primo cittadino ha sottolineato la necessità di far chiarezza sul futuro dello stabilimento di Stellantis che come certezza che fino al 2026 si produrrà la Panda, la cui versione elettrica – però -è già stata dirottata in Serbia. “Chiediamo chiarezza sul piano industriale”. Ha dichiarato deciso la fascia tricolore. Il timore è che nella logica di massimizzare i profitti si preferiscano affidare nuovi linee di produzioni in stabilimenti presenti in Stati dove il costo del lavoro è sensibilmente più basso.

LA POSIZIONE di  CONF PMI ITALIA

Sulla vicenda è intervenuto il Presidente Nazionale Confederale della Conf PMI ITALIA, il dottor Tommaso CercielloIl nostro auspicio è che il governo possa richiamare alle proprie responsabilità il gruppo Stellantis per un serio piano industriale per il mantenimento dei livelli occupazionali dello stabilimento di Pomigliano D’ Arco  I grandi gruppi industriali non possono solo chiedere ed ottenere finanziamenti per poi andare ad aprire all’ estero nuovi stabilimenti profittando di costi del lavoro più bassi. La famiglia Agnelli – che oggi ha il pacchetto di maggioranza del gruppo e con Elkann la presidenza, deve molto all’Italia che ha sempre sostenuto la Fiat favorendo anche profitti notevoli. Non è moralmente accettabile che appena vi sono momenti di difficoltà si mettano i lavoratori in Cassa integrazione oppure si scappi all’estero. Non è possibile che sacrifici vengano chiesti solo alle PMI: anche la grande industria deve fare la propria parte Bene la posizione del Governo che ha chiesto un serrato confronto con Stellantis. La nostra Confederazione è vicina alle preoccupazioni dei lavoratori e delle sigle sindacali

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