Conf PMI ITALIA evidenzia le proprie proposte all’audizione della Commissione lavoro della Camera sul disegno di legge recanti disposizioni in materia di lavoro

Conf PMI ITALIA evidenzia le proprie proposte all’audizione della Commissione lavoro della Camera sul disegno di legge recanti disposizioni in materia di lavoro
Gennaio 30 20:55 2024 Print This Article

La Conf PMI ITALIA ha partecipato – questa mattina (30 gennaio 2024) all’audizione promossa dal Commissione lavoro pubblico e privato della Camera dei deputati nell’ambito dell’esame del disegno di legge C 1532 -bis Governo, recante disposizioni in materia di lavoro.

Un’ attività di consultazione da parte della Camera dei Deputati che oltre alla Conf PMI ITALIA ha coinvolto anche le sigle a livello nazionale di Conf Commercio e Conf Esercenti.

LE MODIFICHE PROPOSTE DA CONF PMI ITALIA

  “La  Conf. PMI ITALIA – dichiara il Presidente Naz. Confederale Dott. Tommaso Cerciello –  intende intervenire  in merito alle proposte di Modifiche recanti disposizioni in materia di Lavoro con il Disegno di Legge  n.1532 –bis  presentato  dal  Ministro del lavoro e delle Politiche Sociali  On. Calderone, relativamente all’art. 2  lettera “ b – comma 1 “ del  Disegno di Legge, laddove  prevede la sostituzione  dell’attuale dicitura  di  Organizzazioni Sindacali e Datoriali  “ Comparativamente più Rappresentative”  riportata  nell’art. 12  del D.lgs 9 Aprile 2008 –  N.81 che disciplina in materia di  Sicurezza sui Luoghi di Lavoro,  con quella “ Maggiormente Rappresentative”  e chiede che venga abrogata . Infatti tale cambiamento è incostituzionale perché lesivo della Liberta e della Rappresentatività Sindacale  sancite dall’art.39 della Costituzione Italiana che ,a tutt’oggi non è stato ancora attuato. Invero la suddetta modifica andrebbe a creare rendite di posizione a favore delle maggiori Organizzazioni Sindacali e Datoriali,  in base a mere dichiarazioni fatte dai loro rappresentanti che invece dovrebbero  essere  considerate in base ai dati effettivi di presenza  numerica e di sedi sul territorio nazionale certificati dagli ITL. 

Pertanto, approvando tale modifica si tornerebbe, assurdamente, indietro di quasi venti anni, e, precisamente alla Legge Finanziaria del 1996 ! E, secondo i principi informatori della Costituzione, il Governo ha il dovere di interpellare per le Consultazioni sui Tavoli di Trattative tutte le Organizzazioni Sindacali e Datoriali ,anche le minori, che applicano i CCNL e che  con le proprie sedi  ed iscritti coprono almeno il 50% del territorio nazionale, visto che  attualmente ad esse aderiscono la grande maggioranza delle Piccole e Medie Imprese, che sono la colonna portante dell’Economia Italiana e che producono il PIL nazionale. Inoltre desidero intervenire in merito all’art.16  – comma 2  del  Disegno di Legge, in relazione all’ adempimento dei compiti  dell’INPS  nell’attività di Accertamento  ai Contribuenti di cui il comma 1 e, ritengo che  debba essere abrogata la dicitura  che per gli adempimenti dei compiti ” gli Uffici dell’INPS –  a loro discrezione possono invitare i Contribuenti indicandone i motivi” pertanto chiediamo che  vada sostituita con la dicitura che “gli Uffici  dell’INPS  – devono interfacciarsi  e coinvolgere i contribuenti  nell’attività di Accertamento di elusione e violazione in ambito contributivo”

 

Nel corso dell’audizione è intervenuto anche il dottor Andrea D’Onofrio, presidente della sede provinciale di Caserta di Conf PMI ITALIA , che ha sottolineato la necessità di non alterare il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, all’articolo 12, comma 1 andando a modificare  la rappresentatività delle organizzazioni sindacali. Ma è importante segnalare che l’obiettivo di tale intervento è mettere al centro della vita economica una capacità di mediazione e di rappresentanza che affondi nella realtà, e non in interessi corporativi,  o che tragga origine da rendite di posizione che non ci sono e non ci possono essere nel caso di PMI ITALIA

Altro punto di contrarietà è l’art. 16 del testo in esame è precisamente nel comma 2 dove,  nell’ampliare i compiti e i poteri accertativi dell’INPS, viene concessa la facoltà e non l’obbligo di contattare i contribuenti per fornire chiarimenti. Impostazione abbastanza sconcertante, stando che il sistema burocratico italiano risulta molto poco efficiente

 

  Categories: