Elezioni politiche 2022, i partiti tutelano solo i propri “cerchi magici”: mortificato il principio della rappresentanza territoriale. Gli aumenti mettono in ginocchio le imprese: siamo ad un passo dal collasso

Elezioni politiche 2022, i partiti tutelano solo i propri “cerchi magici”: mortificato il principio della rappresentanza territoriale. Gli aumenti mettono in ginocchio le imprese: siamo ad un passo dal collasso
Agosto 27 19:18 2022 Print This Article

Le elezioni Politiche del prossimo 25 settembre dimostra ancora una volta tutti i limiti dell’attuale legge elettorale. Tutti i partiti sacrificano il principio della rappresentanza e della meritocrazia a vantaggio della tutela delle poltrone dei rispettivi “cerchi magici”.

Abbiamo assistito – durante la fase di redazione delle liste – a “giochini” davvero imbarazzanti, dove si sono tentati – ed in qualche caso realizzati -veri e propri “incesti” politici con soggetti che si sono sempre combattuti ed ora si ritrovano “spalla a spalla” nella rincorsa dell’agognata poltrona.

Ad essere esclusi sono stati tanti bravi amministratori, ad esempio, che hanno dato buona prova di sé impegnandosi fino in fondo a favore delle loro comunità.

IL SUD ANCORA UNA VOLTA MORTIFICATO

Soprattutto il Sud è stato ancora una volta terra di “conquista” con tante candidature calate dall’alto. A questo punto la domanda nasce spontanea: come potrà, questa parte del Paese – soprattutto in questa fase cruciale del PNRR – a recuperare realmente il gap con il Nord, riequilibrando le distorsioni del Federalismo con una spesa storica che continua ad essere nettamente inferiore per le regioni meridionali in relazione agli stessi servizi?

CRESCE IL PARTITO DELL’ ASTENSIONISMO

Gli “scontenti” sono in costante crescita, visto che la chiusura delle liste ha lasciato molte “vittime” sul campo. In tanti hanno “sbattuto” la porta lasciando, rancorosi, i propri partiti dopo aver incassato la mancata candidatura.

Uno spettacolo indecoroso, quello offerto dalla politica, nel mentre il Paese è nel baratro, da tempo stretto nella morsa dei rincari energetici.

Una situazione che non farà altro che rendere più ampia la fetta dei cittadini che deciderà di non andare a votare.

UNA LEGGE ELETTORALE DA CAMBIARE

Questo sistema non può reggere a lungo: va cambiata la legge elettorale, reintroducendo le preferenze. Non è più possibile che le candidature vengano calate dall’alto dai salotti romani e poi perfetti sconosciuti, una volta eletti, spariscono dall’orizzonte per realizzare progetti personali con i nostri voti.

LA PREOCCUPAZIONE DELLE IMPRESE. TOMMASO CERCIELLO, PRESIDENTE NAZIONALE CONF PMI ITALIA “OCCORRE FARE DI PIÙ PER CONTENERE GLI AUMENTI”

La situazione del Paese del Paese è molto grave – afferma Tommaso Cerciello, Presidente Nazionale Confederale di Conf PMI ITALIA – siamo nel pieno di una crisi energetica che sta mettendo alle corde le nostre aziende. Si profilA un autunno difficilissimo, se non si interviene in maniera decisa con provvedimenti che siano davvero efficaci a sostegno dell’economia. Anche dal Governo in carica ci si aspettava qualcosa di più. Ho dichiarato già in altre circostanze che mancavano solo pochi mesi al termine naturale della legislatura e questo tempo poteva essere ottimizzato per l’adozione di  misure capaci di mettere in sicurezza il Paese con provvedimenti che contengano gli effetti di questi aumenti, in molti casi indiscriminati. Ad ogni modo, il voto è la testimonianza plastica della democrazia e il popolo è sovrano. Alla politica spetta il compito di recuperare senso di responsabilità affinché al centro del dibattito vi siano i veri problemi dell’Italia, evitando che questa campagna elettorale si trasformi solo in uno sterile confronto per la semplice conquista del potere”

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