Le scene di quel 23 maggio 1992 sono ancora molto vive nella memoria collettiva della nazione. L’ Attentatuni è stato un vero e proprio attacco allo Stato con una violenza inaudita che ha scosso le coscienze.
Da quel tragico evento, in cui perse la vita Giovanni Falcone con la sua scorta, a distanza di soli 55 giorni seguirà quello la strage di via D’Amelio che ucciderà Paolo Borsellino con gli agenti che lo accompagnavano.
Falcone fu uno dei primi a capire come il fenomeno mafioso non fosse solo di tipo criminale, avesse un aspetto legato soprattutto all’economia. Oggi la stessa coscienza delle imprese è cambiata e sempre di più prende le distanze in maniera formale e sostanziale da qualsiasi tipo di contiguità.
Il sacrificio dei due magistrati protagonisti della stagione del maxi – processo che mise alle corde l’intera cupola storica della mafia ha rappresentato un contributo fondamentale per la democrazia dell’Italia. Un valore che dovrà essere preservato e trasmesso alle nuove generazioni.
“Nell’anniversario della strage di Capaci – afferma il senatore Francesco Urraro, componente della Commissione Antimafia – celebriamo il valore della memoria ma anche un obbligo morale e un impegno nel contrasto alle mafie, attraverso l’incessante lavoro culturale e preventivo con tanti giovanissimi e consapevoli, con un’Italia più attenta, con il potenziamento degli strumenti di contrasto alla criminalità organizzata che aveva immaginato Giovanni Falcone e che ci hanno consentito di ottenere grandi successi. Il sacrificio di Falcone, degli agenti della scorta che erano con lui e il loro esempio sono negli uomini dello Stato che continuano a non arrendersi alle ingiustizie”.
“La nostra Confederazione – afferma il Presidente Nazionale Confederale di Conf PMI ITALIA, Tommaso Cerciello – è da sempre impegnata nel garantire massima trasparenza di azione. La Conf PMI ITALIA ha adottato un Codice Etico di Comportamento a cui aderiscono tutti i nostri iscritti. Inoltre abbiamo aderito da tempo al Protocollo d’ intesa contro le mafie e anti- usura del Ministero degli Interni. In questo momento storico così difficile, le sigle sindacali datoriali e di lavoratori devono produrre il massimo sforzo nell’impedire qualsiasi tipo di infiltrazione da parte delle organizzazioni criminali”