Un ponte con la Cina per sviluppare nuove opportunità per le imprese italiane lungo la “Via della Seta. E’ questo l’obiettivo dell’accordo quadro di collaborazione commerciale stipulato tra la Conf PMI ITALIA e l’Istituto italiano “OBOR”, organizzazione che ha come mission principale quella di mettere in rete tutte le esperienze necessarie per favorire la cooperazione commerciale con la Repubblica popolare cinese.

In un mondo sempre più globale e in un’ ottica di ripartenza post Covid è fondamentale affinare tutti gli strumenti capaci di mettere in comunicazione e ampliare i mercati. Solo così si determinano i presupposti per nuove occasioni di sviluppo. Di questo ne è profondamente consapevole Tommaso Cerciello, presidente della Conf PMI ITALIA. “Si tratta di un accordo di estrema importanza – afferma Cerciello – l’ organizzazione che rappresento è costituita da oltre 300 mila aziende. Una realtà significativa che mi chiede sempre più spesso di lavorare a nuovi canali per aprire ulteriori spazi di mercato in varie parti del mondo. Favorire l’internazionalizzazione – continua Cerciello – è strada da percorrere. L’istituto italiano OBOR è l’interlocutore giusto, in considerazione della vasta esperienza e importanza di relazioni, per agevolare le nostre imprese ad intraprendere iniziative in Cina e lungo la ’ Via della Seta’. L’obiettivo è quello di tutelare e valorizzare sempre meglio il’ Made in Italy’. La finestra su una realtà così vasta è un’opportunità che non possiamo assolutamente trascurare. L’idea è quella di costituire una rete di PMI che abbiano interesse ad affacciarsi in Cina”.

“L’Istituto Italiano “One Belt One Road” – afferma il Michele De Gasperis, presidente dell’Istituto Italiano OBOR –  è il partner di riferimento per istituzioni, corporation, associazioni e PMI italiane intenzionate a creare sbocchi commerciali sul mercato inaugurato dall Belt and Road Initiative, conosciuta in Italia come Nuova Via della Seta. L’istituto ha una rete di oltre 100 advisor, con 50 organizzazioni partner in Italia e in Cina. Le principali sedi operative in Europa sono a Roma e Milano, mentre in Cina sono a Pechino, Shanghai, Hohhot, Chongquin, Xi’An e in molte altre città. Gli uffici di prossima apertura saranno a Chengdu e Wuhan. Ecco alcuni dei numeri dell’Istituto del 2019: 60 giorni di missione in Cina, 10 delegazioni ricevute in Italia, circa 30 eventi organizzati tra Italia e Cina e 4 milioni di euro di contratti firmati”. 

Ad aprile 2021, l’Istituto ha organizzato la Belt & Road Exhibition, il più grande evento dell’anno in Italia sulla Belt and Road Initiative. La manifestazione, dedicata ai temi della cultura, turismo e lifestyle, ha proposto un ricco programma di appuntamenti, suddivisi tra area forum, in cui sono stati ospitati congressi e workshop, e area business, zona espositiva contenente gli stand di tutte le realtà partecipanti, a cui richiedere incontri B2b. L’exhibition ha riscontrato grande interesse a tutti i livelli, con ben 18 partner e 22 endorsement da istituzioni, camere di commercio, associazioni italiane e cinesi.

” La manifestazione – aggiunge ancora De Gasperis – ha avuto copertura mediatica da più di 30 testate nazionali e internazionali. Durante i 3 giorni dell’evento, la nostra piattaforma innovativa ha ospitato 15 conferenze e workshop, in cui sono intervenuti ben 70 relatori cinesi e italiani, tra cui rappresentanti di Regione Toscana, Ospite d’Onore dell’evento, nonchè presentazioni e incontri B2B tra aziende di Paesi BRI. Sulla scia dell’Anno della Cultura e del Turismo Italia Cina, la Belt and Road Exhibition ripartirà dall’ 11 al 13 aprile 2022 con una formula mista, che coniugherà evento fisico e digitale, e tornerà a parlare di cultura, turismo e lifestyle. L’evento sarà presentato in un road show di alcuni eventi lancio, primo tra tutti il China International Import Expo di Shanghai a novembre 2021″.