Niente spettacoli per i circhi, a rischio la vita degli animali. I lavoratori “chiediamo un aiuto per loro, i nostri compagni di viaggio”. Al via le iniziative solidali

Niente spettacoli per i circhi, a rischio la vita degli animali. I lavoratori “chiediamo un aiuto per loro, i nostri compagni di viaggio”. Al via le iniziative solidali
Novembre 17 18:03 2020 Print This Article

Rieti – L’ultimo spettacolo lo ha svolto lo scorso 25 ottobre. Poi le crescenti restrizioni fino allo stop a causa dell’impennata della curva del contagio. La storia recente del circo Rolando Orfei è emblematica di un intero settore che oggi, come altr,i vive un momento di grave difficoltà.

Non ci sono più i bambini con gli occhi pieni di meraviglia tra acrobati e mangiafuoco. Le famiglie hanno perso un momento per immergersi in una dimensione onirica e fiabesca che tanto fa bene allo spirito, soprattutto in questa terribile fase storica. La curva dei contagi però corre veloce e non c’è stato altro modo che sospendere gli spettacoli e gli eventi, anche il circo, nonostante il rispetto rigoroso, nei mesi scorsi, di tutte le prescrizioni per il contenimento della pandemia.

Il circo Rolando Orfei che ha una lunga tradizione alle spalle con esibizioni in tutta Italia e in gran parte dell’Europa è fermo a Rieti, in un’area adibita a questo tipo di manifestazioni. “Siamo in attesa che la situazione si normalizzi – ci dice uno dei lavoratori che da anni lavora con il Circo – purtroppo in questo momento non possiamo andare da nessuna parte vista la sospensione degli spettacoli in tutta Italia. Attendiamo che passi questo periodo e siamo grati al Comune di Rieti che ci è venuto incontro non facendoci pagare la tassa per l’occupazione del suolo pubblico”.

Al circo Rolando Orfei lavorano circa 50 persone con circa 50 animali esotici al seguito, come canguri, dromedari, tigri, ed altre specie che durante gli spettacoli ci portano con la mente verso mondi lontani.

Artisti, lavoratori, ed animali nel circo trovano un’ armonia perfetta perché fanno parte di un unico spettacolo dove ciascuno fa la propria parte. Ma ora che lo spettacolo si è fermato condividono la stessa angoscia, la stessa astinenza dagli applausi di grandi e piccini.

In tutta questa pandemia siamo stati, come comparto, completamente dimenticati dallo Stato – ci dice un altro operatore del Circo – noi chiediamo di essere riconosciuti come lavoratori ed il nostro circo un’ impresa quale è. Ed invece nulla. Non cerchiamo soldi ma solo un aiuto per mantenere i nostri amati animali che tanta gioia sanno regalare e che noi rispettiamo come compagni di viaggio e di vita”.

L’auspicio è che questo appello sia raccolto dalle istituzioni. Nel frattempo a mostrarsi sensibili al problema sono alcune associazioni di volontariato che hanno avviato una raccolta di alimenti e fondi proprio per sostenere gli animali del circo.

 

 

 

 

Ad intraprendere questa azione meritoria, sono tra gli altri, l’ associazione di promozione sociale, Opera Internazionale di Sant’ Elena Imperatrice,(con sede a Rieti), presieduta dalla dott.ssa Elena Matasaru, l’associazione ONLUS Alfredo Rampi (sede nazionale – Roma), presieduta da dott.ssa Rita Di Iorio, sede Castelli Romani, rappresentata dal presidente Andrea Onorati, il consigliere nazionale, Rag. Roberto Mantua, il Priorato della Basilicata O.S.J – Cavalieri di Malta, unitamente alla Confederazione PMI ITALIA

 

I promotori dell’iniziativa chiedono a privati e imprese (in particolare agro-alimentari) a sostenere la raccolta alimentare a favore degli animali con paglia, fieno, e scarti alimentari.

In alternativa è possibile contribuire con piccole donazioni economiche per l’acquisto di viveri.

In allegato le coordinate

 

  Categories: