Sono cominciati i lavori di sistemazione delle spiagge Italiane , partendo dalla stesura delle dune di protezione invernali, il livellamento spiaggia e la sistemazione delle strutture. Nonostante la stagione estiva sia già inoltrata, ad oggi il comparto balneare non ha una data certa per la riapertura, non sa quali saranno le disposizioni sanitarie da attuare per prepararsi , non sanno quali saranno le misure di sicurezza “effettive” per potere procedere nell’allestimento della spiaggia (ombrelloni/lettini/passerella)…
” Un vuoto enorme che circonda il settore balneare”. Preparare le spiaggie a scatola chiusa non è segno di speranza, ma di incertezza. Di fatto, prima di parlare di apertura, sarebbe corretto mettere “nero su bianco” quali saranno le proposte ed i piani di sostentamento economico/agevolazioni fiscali , concrete di cui potranno beneficiare le attività che intendono aprire, oltre a procedere velocemente con l’estensione delle concessioni balneari promesse dal governo fino al 2033.
Le imprese chiedono fortemente di avere un piano trasparente e incisivo , che permetta di garantire almeno la copertura delle spese di sopravvivenza , aprire a scatola chiusa potrebbe essere davvero pericoloso per molte famiglie /imprese.
Quali saranno i rischi? , quanta gente verrà al mare? quante saranno effettivamente le spese per mettere in sicurezza le proprie attività?.
Non possiamo pensare di avere le stesse spese riducendo del 70% il lavoro stagionale e non capendo quanto durerà effettivamente il periodo lavorativo . Fatti. E non parole:la politica dovrebbe imparare a promettere meno di quello che in realtà potrebbe mantenere.
di Pinton Sabri – Delegato Nazionale Comparto Turistico settore Stabilimenti Balneari della Confederazione PMI Italia.