Torino- Dal 9 al 13 maggio 2019 torna il Salone internazionale del libro a Lingotto fiere. Dalle prime ore dall’apertura era palpabile l’euforia dei più curiosi già impegnati in lunghissime file in attesa di scoprire le tantissime proposte dal Salone. Il programma è fittissimo, pieno di ospiti di rilievo, eventi per tutti i gusti, giochi per i più piccini e non.
“Il salone del lettori, degli scrittori, degli editori, dei giornalisti, dei torinesi, dei piemontesi e degli italiani che credono che questa grande festa culturale sia una vera possibilità di arricchirsi” per citare Silvio Virale, presidente dell’Associazione Torino, la città del libro. E ancora “un salone open come un torneo di tennis, le cui finali annuali si svolgono proprio a Torino, open perché non conosce confini, come le lingue, open perché abbatte i muri, con la sola forza delle parole, e invade le piazze”, parole di Giulio Biine, presidente Fondazione Circolo dei lettori. Il tema della trentaduesima edizione è Il gioco del mondo, partendo dal principio che i Paesi hanno confini ma le lingue no, al Salone, l’ospite di quest’anno è lo spagnolo, tra le lingue le più parlate al mondo e attraverso cui “la letteratura ha tante volte sondato in modo stupefacente l’animo umano”, inoltre è ancora una volta un modo per ribadire la vocazione internazionale del Salone. L’appuntamento è con alcuni dei personaggi più influenti della cultura a livello globale: dalla scienza all’arte, filosofia, religione, giornalismo, cinema e musica, per stimolare una visione globale ed interdisciplinare del mondo. All’interno delle diverse sale si respira la frenesia dovuta al continuo scambio di idee, in effetti il Salone è un luogo in cui incontrarsi per dialogare, divertirsi ed addentrarsi nel meraviglioso mondo dell’editoria italiana. E con le parole di Maurizio Rebola, direttore Fondazione Circolo dei lettori: “Tutto per assicurare alle generazioni future la certezza di conoscere e quindi essere”, si rinnova l’invito all’adesione all’offerta culturale, a partire dal libro.
di Ludovica Beatrice Chiango