Nuove opportunità di business per le aziende con l’”oro verde” del futuro: le alghe. Molteplici le applicazioni con un investimento a basso rischio e ad alta redditività

Nuove opportunità di business per le aziende con l’”oro verde” del futuro: le alghe. Molteplici le applicazioni con un investimento a basso rischio e ad alta redditività
Marzo 18 21:57 2019 Print This Article

Per i non addetti ai lavori è difficile legare le alghe a concetti di business, eppure esistono innovativi settori di ricerca e di sperimentazioni industriali ad esse collegati, che possono costituire per un’azienda un’ottima opportunità anche di riconversione industriale.

Lo scenario attuale?

Le microalghe a livello mondiale, attualmente, sono utilizzate nell’industria alimentare, farmacologica, mangimistica, tessile e addirittura tecnologico-energetica. Studi sui processi biologici di fotosintesi clorofilliana e capacità di adattamento all’ambiente delle colture algali, permettono, infatti, di utilizzarle per catturare biossido di carbonio (CO2) da punti di emissione fissi, per produrre energia pulita, farmaci anti-tumorali, anti-infiammatori, anti-virali, alimenti, mangimi, cosmetici.

In campo energetico ha una grossa valenza la produzione di Biodiesel da Microalghe, infatti secondo le ultime direttive europee in materia di carburanti a partire dal 2020 il 10% dei mezzi di trasporto dovrà essere alimentato con biocarburanti.

I biocarburanti sono combustibili derivati da composti organici di natura vegetale o rifiuti dell’industria agricola. Questi hanno il vantaggio di non inquinare e di evitare l’estrazione di carburanti fossili come il petrolio e il gas metano, diminuendo drasticamente le emissioni di CO2.

Con questo ambizioso progetto si spalancano le porte alla produzione di biodiesel e biocarburanti dalle alghe, ma come sempre c’è chi contesta questa scelta.

Nel gruppo dei contrari abbiamo chi addita i biocarburanti come causa di deforestazioni aggiuntive e maggiori sprechi di acqua, con il conseguente aumento dei prezzi del cibo e di spreco di risorse ambientali.

I biocarburanti delle alghe si inseriscono in questa categoria, presentando notevoli vantaggi competitivi rispetto agli altri carburanti vegetali, il primo fra tutti è che non hanno esigenze di spazio o di terreno fertile, pertanto non sottraggono spazio all’agricoltura e non incentivano la de-forestazione e quindi non andando incontro ai problemi incontrati dalla prima generazione di biocarburanti accusati di sottrarre terreno coltivabile a produzioni alimentari

Cosa sono i biocarburanti dalle alghe?

In natura esistono decine di migliaia di diverse specie, ma solo poche alghe marine sono ritenute idonee per una produzione efficiente di  biodiesel in quanto dimostrato  che garantiscono risultati ottimali,  consentendo di produrre biocarburanti ad alto rendimento, perfetti per l’industria dei trasporti.

Una volta prodotta l’alga subisce un processo di estrazione che viene effettuato principalmente per fermentazione o digestione anaerobica.  Questi processi consentono all’alga di liberare grandi quantità di gas che poi vengono raffinati e trasformanti in combustibile.

Come investire nelle Microalghe?

Per investire nelle microalghe il mare non serve, si può avviare ovunque una coltivazione, su una superficie pianeggiante. Tutto l’impianto si basa sulla tecnologia dei foto-bioreattori ampiamente sviluppata.

Per l’installazione dei fotobioreattori, dove crescono le alghe, su una superficie dai 2000 mq, e la creazione di un laboratorio, l’investimento prospettato va dai 100 ai 250 mila euro. La produzione è istantanea, si può fare anche un raccolto ogni 4 giorni, d’estate.

I tempi di rientro variano anche in base alla localizzazione degli impianti, infatti al sud dove le temperature sono più miti, con una buona pianificazione delle strutture outdoor  si può avere un rientro degli investimenti dai 3 ai 5 anni.

A chi rivolgersi?

Presso la ” PMI ITALIA” – Confederazione Nazionale Piccole e Medie Imprese – sono presenti figure in grado  fornire all’imprenditore  tutto il supporto per la progettazione, la gestione  ed eventualmente l’ottenimento fondi per avviare questo tipo di impianto che può anche essere finanziato con l’ausilio di strumenti di finanza agevolata o start-up.

 

 

di Agostino Balzano

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