Calabria, certificazioni di qualità dei prodotti agroalimentari: spesso contraddittorie e non complete. Gusto in Movimento “Affidiamo i controlli ad enti terzi”

Calabria, certificazioni di qualità dei prodotti agroalimentari: spesso contraddittorie e non complete. Gusto in Movimento “Affidiamo i controlli ad enti terzi”
Maggio 20 15:04 2018 Print This Article

Cosenza – Doc, Igp, Dop. Una galassia di sigle, ormai diventate familiari  e che spesso accostiamo come sinonimo di qualità garantita. Ma è proprio così? La delicata e certamente non semplice questione è stata al centro dell’incontro tenutosi alcuni giorni fa presso l’Università della Calabria dal titolo “Protezione high tech dei prodotti agroalimentari made in Calabria” e promosso da diversi enti come l’ associazione Quasiora, Gusto in Movimento, la Confederazione Pmi Italia, l’associazione “Donne in campo”, la Coldiretti, e la Cia. Un tavolo di alto profilo che ha riunito esperti del settore, mondo accademico, e gli stessi Carabinieri forestali.

Durante il confronto è stato evidenziato come la selva di denominazioni così come la grande richiesta di certificazioni, in molti casi, sia foriera di incongruenze, come il rispetto di parametri di organismi europei che non di rado si rivelano corretti.

In altre circostanze, la sola certificazione di provenienza nulla ci dice sui processi di lavorazione dei prodotti e degli agenti chimici utilizzati. Ecco che il concetto di qualità che viene manifestato, rischia di presentarsi con più di una “falla” al suo interno

L’associazione “Gusto in Movimento”, sempre molto sensibile alla tutela dei prodotti agroalimentari, propone, almeno per quanto concerne la Calabria, che le aziende di settore superino il concetto dei controlli interni, affidandosi, invece, ad enti esterni e “super-partes”, come l’università. In questo modo si giungerebbe ad una certificazione di qualità più sicura, più certa, e soprattutto più completa visto che riguarderebbe anche altri aspetti di “contorno”, ma nondimeno secondari, come ad esempio, il sito stesso dove il prodotto viene coltivato. Le aziende che aderiranno a questa modalità di screening saranno identificate con un marchio speciale ed i risultati delle verifiche pubblicate sulla piattaforma web dell’associazione.

 

 

 

 

di redazione “Gusto in Movimento”

  Categories: