La nuova legge di bilancio ha rappresentato una ventata di novità sotto molti punti di vista. In Italia si sta facendo molto per spingere la ripresa economica, supporto fondamentale soprattutto in una fase in cui è forte l’incertezza legata al Covid e alle sue molteplici varianti.
Le PMI in Italia sono 160mila, con un fatturato complessivo di oltre 1 miliardo di euro. Esse rappresentano il cuore del tessuto economico del nostro paese. Entrando nel dettaglio della nuova normativa, essa prevede un ampliamento significativo della possibilità di accesso al microcredito da parte dei piccoli imprenditori, già attivi o che stanno per intraprendere la propria attività.
Il limite massimo del finanziamento ottenibile è stato alzato da 40mila a 75mila euro. Possono usufruire del microcredito non più solo le SRL semplificate ma anche le SRL. La durata massima del finanziamento è stata spostata da 7 a 15 anni.
In altre parole, il regolatore ha capito l’importanza del microcredito per la ripartenza economica, agendo di conseguenza. E’ innegabile come sia fondamentale che in una fase iniziale di ripresa economica, come quella che si sta affacciando all’orizzonte, la più ampia platea possibile abbia la possibilità di coglierne il momento ed i benefici. Infine, un altro aspetto da sottolineare è che il microcredito ha un ruolo fondamentale per la riduzione della disoccupazione e lo sviluppo economico
di Fabio D’Amora