Abbiamo incontrato il presidente nazionale di Conf PMI ITALIA, Tommaso Cerciello che ci ha illustrato le ultime iniziative della Confederazione. L’intervista è ricca di spunti e di riflessioni utili.
Presidente tutti noi sappiamo quello che sta facendo per Conf. PMI Italia, ormai da anni ha creato una struttura che offre a tutti gli associati una serie di servizi che facilitano, che aiutano l’associato nell’espletamento di tutte le varie problematiche burocratiche inerenti la sua attività. Ma ora mi sembra di capire che vuole andare oltre, essere ancora più vicino agli associati per indirizzarli, aiutarli, offrendo servizi / opportunità legate alla sfera della loro attività. Qual è il programma e quali sono gli obbiettivi.
Guardi Conf. PMI Italia fino ad oggi offre una serie di servizi certamente utili, interessanti, ma che riguardano solo una parte dell’attività di una azienda. Adesso bisogna dare una svolta offrire un servizio in più, essere propositivi e affiancare l’azienda per la risoluzione dei comuni problemi inerenti la propria attività. E’ un programma che avrà vari step ma l’auspicio sarà quello di creare una linea guida, un percorso che permette all’associato di avere a sua disposizione una serie di proposte e di soluzioni valide per la risoluzione dei problemi aziendali.
Presidente mi spieghi meglio il suo pensiero
Il pensiero è semplice ma la realizzazione sarà complessa, mi spiego con un esempio banale, se devo comprare un qualsiasi bene di consumo vado da un fornitore acquisto e pago quello che mi viene chiesto, ma se io acquisto quel bene per una moltitudine di persone, sarò io che avrò il potere commerciale di proporre il prezzo, come dovrà essere confezionato il bene che acquisto, insomma avrò la facoltà di scegliere tra fornitore e fornitore, e quindi darò ai miei associati non solo un servizio ma anche un prodotto migliore rispetto a quello che ogni singolo potrebbe acquistare.
Quindi Presidente lei ritiene che i numeri degli associati di Conf. PMI Italia le permettono di dialogare nell’ambito del mercato per ottenere servizi innovativi e concorrenziali nel prezzo?
Certamente si sono convinto di questo e ho già individuato nell’ambito dei nostri associati alcune società che possono, su mia indicazione, individuare aree di rischio comuni a tutti gli associati. Spesso capita che, presi dalla frenesia del lavoro, non si presti attenzione ad alcuni aspetti della vita lavorativa. Ritengo che Conf. PMI Italia debba anche rendere edotti i suoi associati dalle varie problematiche.
Quindi nello specifico come intende operare, e se come ha detto bisogna lavorare per step, qual è o quali sono gli step sui quali intende iniziare?
Mi sto muovendo per sensibilizzare gli associati su un problema che ritengo importante non solo per le aziende ma anche, in prospettiva per i lavoratori dell’azienda stessa. Ormai da tempo le maggiori regole e la maggiore vigilanza nei confronti di Dirigenti, Amministratori, Presidenti di società hanno dato luogo ad un crescente numero di vertenze legali. Ho richiesto ad alcuni nostri associati di verificare il problema e di vedere se era possibile trovare una soluzione. E’ nata così una convenzione assicurativa chiamata polizza D&O responsabilità dell’azienda, che tutela l’Amministratore, Presidente, ect. da eventuali chiamate in causa da parte di terzi. Tenga presente che l’Amministratore, Presidente, ect, rispondono con i propri beni. Con questa soluzione trasferiamo il rischio ad una Compagnia di assicurazione che tutelerà anche dal punto di vista legale l’Assicurato. Quando prima ho detto che è importante anche per i lavoratori dell’azienda mi riferivo al fatto che se il titolare fosse costretto a pagare, qualora ritenuto responsabile, potrebbe crearsi l’effetto domino, magari arrivando anche a chiudere l’azienda. Questo intendo dire: essere a fianco dell’aziende, non solo individuare il problema ma proponendo la soluzione.
Presidente quello che mi ha appena detto è di importanza fondamentale e interessantissimo come progetto, chiaramente, da quello che ho percepito, questa convenzione sarà fattibile se l’adesione sarà significativa; più persone coinvolte, più saranno le condizioni favorevoli. Se questo è il primo step sono curioso di conoscere il secondo e i successivi a cui certamente avrà pensato.
Rispondo alla prima delle sue affermazioni, sicuramente la convenzione deve necessariamente avere un cospicuo numero di aderenti, in caso contrario perde chiaramente il suo “appeal”. Ritengo però che essendo un problema importante e, se spiegato bene, la conseguenza sarà quella di un seguito importante. Per quanto riguarda gli obbiettivi che mi sono posto sono tanti e al momento non voglio elencarli tutti, Le dico solo quello che potrebbe diventare operativo a breve, una convenzione R.C. Auto valida per i titolari di azienda, i dipendenti, i familiari dei dipendenti, con la possibilità di frazionare il premio assicurativo, in rate mensili. Ritengo anche questo progetto molto importante. In un Paese, dove spesso, il costo assicurativo auto è molto oneroso, dare un riscontro a questo problema offrendo un prodotto con scontistiche interessanti, ma non solo, con la rateizzazione del premio è a mio avviso anche socialmente utile.
Presidente mi ha dato tanti elementi utili interessanti, il progetto di affiancare il proprio associato nei termini da Lei descritti è innovativo ma molto importante. La ringrazio per il tempo dedicato e se fosse disponibile vorrei incontrarla nuovamente tra qualche tempo per seguire gli sviluppo di questo grande affascinate programma. Grazie ancora Presidente.
La ringrazio per la disponibilità e per l’opportunità di visibilità che attraverso il mezzo stampa mi ha gentilmente dato. Ci aggiorneremo “working in progress”. Ancora grazie
di Enrico Fiazza