Italia 2025, Il declino

Italia 2025, Il declino
Febbraio 08 22:03 2025 Print This Article

Cari italiani, benvenuti allo show della decadenza nazionale, dove il biglietto d’ingresso lo pagate voi, ogni giorno, sotto forma di tasse, accise e barzellette varie. Mentre i cittadini si chiedono come far quadrare i conti, lo Stato risponde con la sua consueta genialità: aumentando le spese inutili e facendo sparire i soldi pubblici con la grazia di un illusionista da quattro soldi. Neanche i soldi per fare il funerale all’Arte, la Cultura e il Buonsenso ci son rimasti! 

Ogni mese milioni di italiani guardano la loro busta paga con l’angoscia e il terrore di scoprire che anche questa volta per metà mese hanno lavorato GRATIS, visto che metà stipendio va allo stato. E a noi?rimangono solo le briciole. Il gioco è semplice: su 100 euro guadagnati, almeno la metà sparisce tra IRPEF, contributi INPS, addizionali regionali e comunali. E non è mica finita qui! Il peggio del peggio ancora deve arrivare! Perché con quelle briciole rimaste, qualunque cosa facciate dopo o acquistate lo Stato tornerà a battere cassa. 

Possiedi un’auto? Paghi bollo, accise e superbollo se hai osato comprare qualcosa che non sembri un carrello della spesa con le ruote. Hai una casa? Tra IMU, TARI e TASI probabilmente faresti prima a chiedere ospitalità a un parente. Sei un imprenditore? Complimenti, ora dovrai finanziare lo Stato più di quanto investi nella tua stessa azienda. E non parliamo delle piccole e medie imprese, stritolate da una burocrazia che farebbe impallidire Kafka.

Economia? No, grazie. Meglio sopravvivere.

Mentre la crescita economica è ferma come un treno senza binari, gli italiani sono ormai esperti nell’arte della sopravvivenza. Si lavora più di prima, si guadagna meno, e tutto costa di più: energia, benzina, beni di prima necessità. L’inflazione? Uno scherzo a parte: ci dicono che è “sotto controllo”, e infatti il pane costa il doppio, ma solo perché lo guardiamo con troppa ansia.

Intanto lo Stato spende e spande: finanziamenti a fondo perduto a destra e sinistra, incentivi per settori inutili, soldi gettati in bonus temporanei che servono solo a posticipare il problema. E quando bisogna trovare i fondi per ospedali, scuole e sicurezza? “Non ci sono risorse.” Magari perché sono finite nei mille progetti faraonici che nessuno ha mai chiesto.

Declino culturale: quando sapere diventa un optional

Mentre la scuola pubblica cade a pezzi, l’università è diventata un parcheggio per disperati e la ricerca è un optional di lusso, la politica ha capito che un popolo ignorante è un popolo più facile da governare. Non serve un sistema educativo di qualità quando puoi trasformare la TV e i social in un anestetico collettivo. Chi protesta è “populista”, chi chiede risposte è “disfattista”, e così si procede, con un popolo sempre più rassegnato e una classe politica sempre più distante.

Conclusione: benvenuti nel Medioevo 2.0

In questo magnifico spettacolo chiamato Italia, la speranza è un bene di lusso e il futuro è un’ipotesi sempre più remota. Il costo della vita cresce, la qualità della vita crolla, ma lo Stato è sempre pronto a farsi avanti con il sorriso: “Tu lavora e paga, al resto pensiamo noi”.

Spoiler: il resto sarà un disastro annunciato, come sempre.

di Samantha Esse

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