La via di uscita dall’intricato labirinto del Superbonus potrebbe essere una sua proroga. Nonostante tutte le critiche avanzate e l’accusa di essere la causa di un vistoso buco nelle finanze dello Stato, anche il governo molto probabilmente se ne convincerà.
Una scelta che alla fine potrà essere addirittura obbligata anche dalle prossime scelte della Commissione Europea pronta a varare la direttiva “Green” che impone nuovi e stringenti parametri per l’efficientamento energetico dei fabbricati.
L’appuntamento è fissato per il 7 dicembre prossimo quando Parlamento, Consiglio e Commissione, si riuniranno per delineare il testo relativo al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici
La questione è stata affrontata di recente anche nel convegno promosso dall’Ordine degli architetti di Napoli e Provincia “Superbonus 110: fallimento o lezione per il futuro”, svoltosi a Nola lo scorso 21 novembre presso il Museo archeologico di Nola (Na).
Nel corso del dibattito sono stati affrontati tutti gli aspetti legati agli effetti speculativi ingenerati dalle distorsioni dell’incentivo e a quello dei “crediti incagliati”.
In difficoltà si trovano tante imprese e cittadini che fidandosi dello Stato, hanno effettuato i lavori utilizzando il superbonus 110% per riqualificare e mettere in sicurezza il proprio condominio e che ora rischiano di non terminarli o di pagare cifre anche molto elevate per le continue modifiche della normativa. Lo stesso presidente dell’Ordine degli Architetti di Napoli e Provincia, Lorenzo Capobianco, ha sottolineato come la misura seppur ispirata a principi condivisibili si è tradotta in un testo normativo scritto male tanto che ha subito oltre venticinque modifiche
“Va considerato che senza incentivi l’attività edile non può essere sostenuta – afferma Nando Giampietro, consigliere dell’Ordine degli Architetti di Napoli e Provincia – la misura di buonsenso potrebbe essere quella di una proroga della misura, giungendo alla definizione di un testo unico degli incentivi messi in campo, contenendo il più possibile le disfunzioni che si sono palesate sul campo”