1 Maggio, Pietro Serbassi Fast/CONFSAL: “Imprese e lavoratori siano uniti sul tema della sicurezza”

1 Maggio, Pietro Serbassi Fast/CONFSAL: “Imprese e lavoratori siano uniti sul tema della sicurezza”
Maggio 02 19:10 2022 Print This Article

Napoli – Pietro Serbassi , segretario nazionale del sindacato dei trasporti Fast/CONFSAL (in foto insieme a Tommaso Cerciello Presidente Confederale Nazionale di Conf PMI ITALIA) nel suo intervento a piazza del Plebiscito ha focalizzato l’attenzione soprattutto sul tema sicurezza che deve vedere uniti più che mai lavoratori ed imprese. Ecco di seguito il suo intervento integrale.

Gli ultimi dati forniti dall’Inail ci dicono purtroppo che la curva degli infortuni e degli incidenti mortali sul lavoro è drammaticamente tornata a crescere. E’ il momento di passare dalle parole ai fatti, dagli annunci alle azioni concrete. Noi abbiamo avviato più di un anno fa la campagna Trains, trasportiamo in sicurezza, per tentare di portare allo stesso tavolo istituzioni, imprese e lavoratori. Siamo infatti convinti che il confronto e la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti sia l’unico modo per fronteggiare un fenomeno che deve essere considerato una vera e propria emergenza nazionale.

Servono sicuramente più formazione, più prevenzione e più coordinamento tra tutti gli enti preposti alla tutela della salute nei luoghi di lavoro, che dovrebbero a nostro avviso essere accorpati in un polo unico della sicurezza. Ma per garantire la tutela dei lavoratori, che, come ha recentemente detto Sergio Mattarella, “è un dovere inderogabile”, serve anche ragionare sulle esigenze produttive delle imprese e sulla perdita del potere d’acquisto delle famiglie. Il tema della sicurezza è infatti strettamente collegato al costo del lavoro e alle dinamiche salariali.

L’aumento degli oneri, già elevati, a carico delle aziende e la svalutazione degli stipendi, già bassi, provocati dal caro energia e dall’inflazione sono fattori che ostacolano, in particolare nelle imprese minori e nel mondo degli appalti, il rafforzamento dei presidi necessari a prevenire ed evitare infortuni e malattie professionali. L’emergenza e la crisi economica sono i peggiori nemici della sicurezza sul lavoro. Ed è proprio in questo momento che serve il massimo sforzo e la massima attenzione.

Il tema della sicurezza deve entrare nelle trattative per il rinnovo dei contratti, negli interventi del governo per tagliare il costo del lavoro, nel dibattito sui livelli salariali e nella programmazione del Pnrr. Siamo convinti che per dare risposte significative ai bisogni del Paese sia necessario un “fronte del lavoro” che riunisca tutte le forze attive e le componenti sociali. Perché è solo con un approccio condiviso che si possono affrontare i nodi dell’occupazione nel nostro Paese: il Mezzogiorno, i giovani, la formazione, la sicurezza, il Pnrr, i salari nei settori economicamente più deboli. Solo così si può sperare di invertire la rotta.

Noi continueremo a fare la nostra parte, con analisi, monitoraggi e proposte concrete, come facciamo da tempo e come continueremo a fare. Già il prossimo 12 maggio saremo di nuovo impegnati in un seminario. Buon primo maggio a tutti. Il primo maggio deve essere una giornata che unisce le forze sociali, giovani e donne, lavoratori e pensionati, imprenditori e grandi aziende, per agire insieme in modo deciso ed efficace sui tanti problemi che dobbiamo affrontare

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