Si è svolto ieri, 21 marzo, un incontro online con il Ministro del Lavoro Andrea Orlando e il segretario generale del Ministero Andrea Bianchi, a cui hanno partecipato le parti sociali. Per la Confsal ha partecipato il Vice Segretario Generale CONFSAL Roberto Di Maulo.
L’oggetto dell’incontro era lo stato di attuazione della riforma degli ammortizzatori sociali.
Introducendo l’incontro, il ministro Orlando ha sottolineato il fatto che l’attuale crisi provocata dall’invasione russa all’Ucraina ha sottoposto il sistema Italia ad uno stress non previsto, che si somma alla crisi pandemica. Questo sta portando a spostare risorse dalla riforma degli ammortizzatori al consentire il proseguimento delle attività lavorative in una fase che si preannuncia non breve di emergenza, che tocca tutti i settori in maniera non uguale.
Il Ministro ha illustrato le misure contenute nella Legge di Bilancio, le successive circolari ministeriali e quanto contenuto in particolare nel decreto del 25 febbraio
u.s. e nel recente Decreto Energia del 18 marzo. Soprattutto questi interventi del Governo hanno prolungato la possibilità di utilizzare la Cig, sia ordinaria che straordinaria, di alcune settimane, prolungamento da cui sono rimaste fuori le aziende che hanno aderito volontariamente ai fondi di solidarietà bilaterali.
Intervenendo a nome della Confsal, il Vice Segretario Generale Roberto Di Maulo ha sottolineato i seguenti punti:
competenza a enti privati, chiediamo che si faccia una più attenta vigilanza perché ci risulta che ancora oggi il fondo per espletare una pratica di assistenza al reddito faccia pressione sulle aziende affinché queste si iscrivano anche all’ente bilaterale di riferimento e anche all’associazione datoriale.
che permetta loro di sostenere i nuovi compiti.
Concludendo, il ministro Orlando ha dato disponibilità ad avviare un Osservatorio strutturale sulla riforma degli ammortizzatori e sulle politiche attive e di aprire tavoli specifici su singole problematiche.
Il Ministro ha accettato la nostra proposta di emettere un decreto ministeriale, che comprenda la causale rincaro energia e carenza materie prime e forniture e ha comunque assicurato che la principale preoccupazione del governo è di non lasciare nessuna attività produttiva senza protezione finalizzata alla continuità produttiva ed occupazionale.