“Nell’ultimo biennio anche l’export, tradizionale punto di forza dell’economia italiana, ha fatto i conti con gravissime difficoltà, a causa prima della pandemia e poi della guerra in Ucraina. Oggi la sfida che si pone dinanzi a noi riguarda la possibilità di offrire alle imprese italiane uno sbocco verso nuovi mercati esteri, esplorando terreni finora poco conosciuti e recuperando così posizioni di primaria importanza per la nostra economia”. Lo ha detto Matteo De Lise, presidente Unione Nazionale Giovani dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, intervenendo al forum “Patto per l’export, il rilancio delle eccellenze Made in Italy”, che si è tenuto oggi presso la sala stampa della Camera dei Deputati.
“Scommettere su nuovi mercati è un obiettivo ambizioso che riguarda tutto il sistema e anche i dottori commercialisti, che vantano un ruolo sempre più strategico. Siamo chiamati, infatti, per informare ed affiancare gli imprenditori italiani sulle nuove opportunità di crescita e sviluppo verso l’estero – ha rimarcato De Lise -, ma per riuscirci c’è bisogno di specializzazione e, soprattutto, che si consenta ai commercialisti di avere un confronto costante con le istituzioni, al fine di poter essere parte attiva e propositiva delle diverse problematiche che si presentano sul percorso”.L’onorevole Gianfranco Di Sarno (M5s) ha evidenziato come “il Patto per l’Export voluto dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha permesso alle aziende di fare grandi progressi in tema di internazionalizzazione, grazie agli strumenti finanziari messi nella disponibilità delle imprese. È evidente però che oggi occorre uno sforzo in più, perché la crisi in Ucraina avrà gravi ripercussioni e penalizzerà il Made in Italy”.