Analisi chimica e microbiologica delle acque: le norme da rispettare nei nostri condomini

Analisi chimica e microbiologica delle acque: le norme da rispettare nei nostri condomini
Settembre 02 12:16 2021 Print This Article

L’acqua è sicuramente un bene indispensabile per la vita sul nostro pianeta. Questo vale per gli umani, gli animali, le piante e anche per infiniti microorganismi che possono proliferare nell’acqua causando, in talune circostanze, problemi di salute.

Il potenziale pericolo che si può annidare in tubazioni, piscine, serbatoi, rende indispensabile le analisi microbiologiche delle acque nei condomini.

Un tema così importante, naturalmente, è soggetto a leggi che precisano le responsabilità e le regole a cui sono sottoposti gli amministratori condominiali, i datori di lavoro o

Responsabili di strutture ricettive, e chi effettua i test di laboratorio.

Leggi per l’analisi chimica dell’acqua

Il riferimento legislativo attuale sul tema “analisi delle acque” è rappresentato dal D. Lgs. 2 febbraio 2001, n. 31 “Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano” successivamente modificato con il D. Lgs. 2 febbraio 2002, n. 27.

Tra i diversi aspetti affrontati da queste leggi, grande rilevanza spetta alla ripartizione delle responsabilità tra Gestore idrico e Responsabile della struttura. Gli oneri relativi all’acqua e alla sua qualità sono a carico del gestore della rete idrica fino all’allaccio del contatore del condominio, da questo punto in poi la responsabilità passa all’amministratore o, in assenza di questa figura, ai condomini.

Negli allegati del D. Lgs 31/2001 sono indicati chiaramente i parametri microbiologici e chimici che devono rispettare le acque per il consumo umano. Ad esempio non devono essere presenti colonie di microrganismi come Escherichia coli ed Enterococchi mentre sono ammesse concentrazioni davvero esigue per alcune sostanze chimiche come:

Arsenico (10 µg/l), Benzene (1,0 µg/l), Piombo (10 µg/l), Mercurio 1,0 (µg/l), Nichel (20 µg/l).

Il 12 Gennaio 2021 è entrata in vigore la Direttiva (UE) 2020/2184 la quale si pone l’obiettivo di aggiornare i limiti previsti dal D. Lgs 31/2001, introducendo nuovi parametri da controllare, tra cui la Legionella, e la necessità di una valutazione del rischio dei sistemi di distribuzione domestici

In presenza di piscine condominiali i riferimenti normativi da prendere in considerazione, oltre alle regolamentazioni regionali, sono l’accordo Stato-Regioni del 16 gennaio 2003 e la norma tecnica UNI 10637.

Caratteristiche delle acque potabili

Le acque per essere potabili devono rispettare i limiti previsti dagli allegati del D. Lgs 31/2001 e smi.

Tali parametri e la rispettiva descrizione sono riportate su una pagina dedicata del sito del Ministero della Salute in cui si legge:

“L’acqua deve essere conforme ad una serie di parametri microbiologici (Decreto legislativo 31/2001, parte A) e chimici (parte B), nonché parametri indicatori (parte C) non direttamente correlabili a rischi per la salute, ma indicatori di modifiche della qualità delle acque (Allegato I).”

È evidente l’importanza sia del rilevamento delle sostanze pericolose sia di quelle che dimostrano un’alterazione della qualità dell’acqua distribuita all’interno dell’edificio.

Alla luce di ciò risulta evidente la necessità di avvalersi di tecnici competenti e laboratori accreditati Accredia per ottenere analisi affidabili.

Quando fare le analisi microbiologiche acque

Di norma le verifiche devono essere fatte una volta all’anno, così da tenere sempre monitorata la condizione dell’acqua nel condominio e non incorrere in rischi per la salute.

Questa periodicità è da tenere in particolare considerazione quando sono presenti grandi ristagni d’acqua come cisterne, autoclavi, addolcitori.

Uno dei principali pericoli che può annidarsi nei nostri impianti condominiali è rappresentato dal batterio della legionella. Questi microrganismi si sviluppano soprattutto in presenza di ristagno, incrostazioni e fenomeni di corrosione e possono causare anche gravi conseguenze, in soggetti suscettibili, quali anziani e malati.

Un’analisi periodica consente di monitorare l’eventuale presenza di questi batteri, permettendo di intervenire prontamente con misure specifiche che tutelino la salute dei condomini e lo stesso Amministratore.

Per approfondire questo argomento e per avere un valido supporto circa le analisi microbiologiche e chimiche delle acque non esitare a  rivolgerti a noi di Eurocert. Intanto vedi il video

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