La digitalizzazione, la green economy, l’ambiente saranno scopi rilevanti nel progetto del nuovo eventuale governo. Sono scopi presenti e riaffermati dal passato governo. Non si spiega il cambio di governo, non si spiegherebbe. Invece è palese la ragione. Il governo dimesso riteneva di salvare l’ambiente chiudendo le imprese, e non lo faceva per il Virus, anche prima del Virus proponeva questa fallace soluzione. I disoccupati avrebbero avuto tutela assistenziale. Una politica del genere distrugge la società produttiva, nel breve periodo assicura il consenso dei garantiti e dei cittadini a cui si largiscono aiuti senza lavoro. Ma la società crolla nel tempo. Il Virus ha dato qualche legittimità alle chiusure. Tuttavia chiudere ed aprire costituisce una incongruenza. I vantaggi ipotetici della chiusura vengono negati dalle riaperture, un circuito distruttivo. A vuoto. Il risultato, fallimenti, svendita, disoccupazione, denaro largito senza vantaggio di lavoro e di imprese attivate. Non questo il modo di salvare ambiente e salute. Del resto con il tempo il debito a vuoto avrebbe debilitato il nostro Paese la stessa salute, che avrebbe risentito di una economia afflitta. Poiché taluni gruppi nazionali specie del Nord e dell’unione europea si avvidero che perfino il denaro che ci sarà concesso non avrebbe ottenuto una opportuna utilizzazione, il Governo anti-imprenditoriale fu cacciato. Assurdo fornire denaro per la risorgenza a chi mantiene chiuse le attività produttive. Capisco, compatisco i tormenti di qualche partito.  Deve accettare l’idea che le industrie, le imprese, le grandi opere, esistono ancora. Era così facile chiudere… Non solo. Si scopre che il Virus non si combatte con le chiusure, ma con i farmaci ed il potenziamento della Sanità. Insomma, tutto da cambiare nella mentalità. E negli atti. Del che sono felicissimo avendo da sempre sostenuto che ritenere di salvare l’ambiente chiudendo le imprese e di salvare la salute con l’ordine pubblico e l’economia con denaro inefficace ci avrebbe condotti ad un muro di piombo. Si spiega il consenso del partito del Nord, animato dalle imprese, non si tratta di conversione, all’opposto, è l’Unione Europea che rinuncia alla austerità. Gli investimenti e le riaperture susciteranno occupazione, ecco un tema problematico. Ecco il problema del capitalismo odierno. Ne dirò. Di certo le chiusure non creano occupazione né favoriscono salute e ambiente.

di Antonio Saccà