Il microcredito è sempre stato uno strumento che ha consentito di avviare attività d’impresa e generare opportunità. Da gennaio 2021 con l’aumento del credito finanziabile a 40.000€ che può addirittura arrivare a 50.000€ nei casi previsti dopo i primi sei mesi di ammortamento, è possibile non solo aumentare le categorie merceologiche che potranno svilupparsi, ma anche dare l’opportunità a giovani e professionisti di avviare aziende di natura innovativa.
Lo Stato, grazie alla garanzia del fondo per le PMI della sezione microcredito, si fa così garante di un nuovo sviluppo. L’obiettivo del microcredito è la soddisfazione dei bisogni della persona, che possono attraverso l’indipendenza economica e il superamento delle esclusioni finanziarie e sociali dei soggetti più deboli.
Mai come in questo periodo storico in cui le aziende sono in difficoltà ed i giovani con valide idee sono scoraggiati dalla mancanza dei fondi e dall’incertezza del mercato, il microcredito si presenta come un valido strumento che funge da rete di protezione sociale e allo stesso tempo non è l’ennesima elargizione a fondo perduto che non responsabilizza il richiedente.
Attraverso la restituzione dell’impegno economico del microcredito si instaura un rapporto fiduciario con il richiedente che utilizza questo strumento per superare una fase momentanea di difficoltà economica, nel rispetto della libertà individuale e senza dover ricorrere a espedienti o prestiti di natura non ufficiale che spingerebbero nel baratro dell’usura e della criminalità soggetti già marginalizzati.
di Fabio D’Amora