Vi sono aspetti da chiarire in questa drammatica faccenda del Virus. Da chiarire e distinguere. Un aspetto è il Virus come malattia , un altro aspetto è riferibile al presunto utilizzo del morbo da parte di Stati, forze economiche, politiche. I due aspetti vanno radicalmente distinti vale a dire che posto che vi sia un uso politico ed economico del Virus ciò non significa che esiste il presunto complotto ma non il Virus. Sarebbe un favore ai presunti complottisti, i quali travolgerebbero migliaia e migliaia di persone che credono il Virus una invenzione. Non è così. Il Virus esiste e dobbiamo tutelarci. Il vero problema sta nel modo di tutelarci.

Se invece di ipotizzare e programmare chiusure si potenziassero i luoghi di cura e le cure, credo che tuteleremmo la salute e la economia. Se proseguiamo a tutelare la salute con provvedimenti amministrativi ritengo che non scioglieremo la pessima situazione. Il motivo è netto, se la chiusura giova dovrebbe continuare per mesi se non anni fino alla morte del virus, il che pare assai dubbio. Aprire e chiudere non risolve. Sono della convinzione che occorra soprattutto potenziare il settore curativo altrimenti rischiamo con le chiusure discontinue il crollo economico e della occupazione e non salviamo la salute.

 Da tre mesi in ospedale a causa del virus, medici ed infermieri non hanno sosta. I tempi sono frenetici, nervosismo, attese, personale sfiancato e non sempre adeguato al bisogno. Per mia esperienza comunque non posso che elogiare medici ed infermieri dello Spallanzani e del San Giovanni Battista, a Roma e vicino Roma. Dubito che ovunque sia tale la condizione ospedaliera e poiché credo che di virus ne riceveremo altri ed il presente non ci abbandonerà ed anche se la vaccinazione verrà estesa in ogni caso ne subiremo altri, ne sono certo. Occorre una strategia decisa coniugare salute e vita. Salute e lavoro. Le chiusure valgono nel breve periodo. Nel lungo periodo sono un virus.

di Antonio Saccà.