Università, Manfredi: “Al lavoro per un percorso verso le lauree abilitanti”. L’apertura del ministro dell’Università nel webinar organizzato dalla Cassa di previdenza di ragionieri ed esperti contabili e dall’Isnec

Università, Manfredi: “Al lavoro per un percorso verso le lauree abilitanti”. L’apertura del ministro dell’Università nel webinar organizzato dalla Cassa di previdenza di ragionieri ed esperti contabili e dall’Isnec
Giugno 19 16:22 2020 Print This Article

Le lauree professionalizzanti e abilitanti sono uno strumento estremamente importante per consentire un rapido accesso al mondo del lavoro di giovani con competenze sia teoriche che applicative. Un percorso che cercheremo di fare insieme anche agli esperti contabili per dare nuove prospettive e una nuova visione di Paese”. Questo l’annuncio di Gaetano Manfredi, ministro dell’Università, nel corso del webinar organizzato dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca, in collaborazione con l’Istituto Nazionale Esperti Contabili, sul tema della formazione universitaria dei professionisti e dell’accesso al mondo del lavoro.

“Bisogna dare valore alle professioni – ha proseguito il ministro Manfredi – in quanto facilitatrici dell’accesso al lavoro. Un aspetto che si inquadra in un discorso ben più ampio di una loro rivisitazione alla luce della necessità del Paese di essere sempre più competitivo nel campo dei servizi avanzati di cui i professionisti sono i principali operatori. In un mondo che cambia, la professione deve stare al passo delle nuove necessità, accompagnando le imprese nei percorsi di digitalizzazione e di conquista dei nuovi mercati. In poche parole le professioni cambiano pelle parallelamente all’aumento degli standard loro richiesti. Una modernizzazione che esige risposte concrete anche sul piano pratico. Da anni ho posto il tema della laurea abilitante, da tutti sostenuto a parole ma mai applicato fino in fondo tra rinvii e resistenze di ogni genere.  Oggi si impone la necessità di questo grande cambiamento che arricchisce le competenze del laureato dotandolo di maggiore esperienza sul campo e riducendo, al tempo stesso, i tempi di ingresso nel mercato del lavoro”.

Musica per le orecchie del presidente della Cnpr, Luigi Pagliuca, che ha subito colto l’assist del ministro: “Per noi è fondamentale avere la possibilità di aiutare gli esperti contabili, figura professionale nuova che ha tutte le caratteristiche per dare lavoro ai giovani, attraverso percorsi formativi mirati a poter intraprendere subito la professione. In tre anni gli studenti sono in grado di ottenere il know-how sufficiente a misurarsi da subito con le esigenze dei clienti. Stiamo parlando di studenti che sono nativi digitali competenti in materia fiscale ma anche nelle materie informatiche. L’emergenza Covid ci ha favorito in questo senso incentivando l’utilizzo delle nuove tecnologie e lo smart working.  I giovani hanno su questi temi uno sprint in più. Adesso bisogna agevolarli ad entrare nel mondo del lavoro rispondendo alle esigenze del mercato. Cosa che può avvenire solo strutturando tirocini professionalizzati”.

La proposta di avviare un percorso orientato alle lauree abilitanti viene accolta con favore anche da Elbano de Nuccio, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e revisori contabili di Bari: “Sono assolutamente d’accordo con il ministro Manfredi sulla necessità di ridurre i tempi d’attesa per l’accesso dei giovani professionisti nel mondo del lavoro. Un elemento che porta con sé l’efficientamento dal lato economico aziendale con laureati pronti da subito. Sono d’accordo anche sulla necessità di rilanciare la laurea professionalizzante con tirocini che completino la formazione e corsi di laurea costruiti per soddisfare le esigenze del territorio e degli stakeholders, adattabili a ciò che il tessuto economico richiede per il proprio sviluppo: di fronte alla competitività la specializzazione è oramai una questione di sopravvivenza”.

Il tema della maggiore esperienza dei neolaureati è stato sottolineato da Giuseppe Scolaro, presidente dell’Istituto nazionale degli esperti contabili: “Abbiamo iniziato a lavorare da tempo per instradare il percorso di laurea abbinando il ciclo di studi al tirocinio in azienda per consentire allo studente di avere maggiore cognizione di come si svolge l’attività professionale e di quali siano le sue attitudini principali. Sicuramente l’esperto contabile, che conta 12 anni di storia, nasce per accompagnare le imprese e i cittadini nelle attività di relazione con la pubblica amministrazione. Un anello di congiunzione essenziale per il rilancio della nostra economia che deve completare la propria formazione attraverso un rapporto sempre più diretto con università, studi professionali e aziende. Parlando di esperienze concrete sottolineo quella che stiamo vivendo in Toscana dove abbiamo trovato terreno fertile con borse di studio finanziate dalla Regione. Un’esperienza che mi auguro trovi presto spazio nelle altre regioni d’Italia”.

Per Andrea Benetti, direttore dell’Istituto Nazionale Esperti contabili: “Bisogna trasformare la laurea triennale in laurea abilitante, il non plus ultra per trovare sbocco occupazionale per migliaia di studenti preparati. Gli esperti contabili sono gli apripista di questa innovazione per la quale riconosco tutto l’impegno del ministro Manfredi già in tempi non sospetti, quando era rettore dell’Università Federico II di Napoli e presidente CRUI. Fin da allora sollevò il tema della mancata svolta delle lauree triennali che non stavano funzionando proprio perché non professionalizzanti. Una lungimiranza che, oggi, grazie al suo incarico può colmare il tempo perduto”.

L’esigenza di avere professionisti al passo con le continue innovazioni è stata sottolineata anche da Luigi Capuozzo, presidente dell’Unione commercialisti ed esperti contabili di Milano: “Abbiamo avuto un forte impatto come professionisti con l’emergenza economica e sanitaria scaturite dal Covid19. Siamo rimasti in campo al fianco delle imprese grazie anche alla nostra preparazione universitaria e all’esperienza sul campo. Proprio per questo siamo favorevoli alla proposta del ministro Manfredi che, secondo me, porrà fine al paradosso della ricerca da parte delle aziende dei ‘giovani con esperienza’”.

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