Resta incerta e indefinita la situazione dei mercatali: quando potranno riprendere la loro attività? In quale fase sono inseriti? Della loro situazione, per ora, non ne parla nessuno. La preoccupazione tra gli operatori è tanta, visto che passano le settimane e alcun tipo di soluzione si prospetta all’orizzonte. La questione è sentita soprattutto in Campania dove alcuna iniziativa è stata fino ad ora intrapresa. A dare voce all’intero settore è l’associazione di categoria “Mercati liberi” aderente alla Conf. PMI ITALIA. “Chiederemo un incontro al presidente De Luca – afferma Stefano Cammisa, presidente dell’associazione Mercati Liberi. E’ necessario con urgenza affrontare i problemi del comparto che solo in Campania conta 20 mila addetti. L’ultima giornata di lavoro per noi tutti è stata l’8 marzo: da allora siamo fermi. Ora che si parla di “fase 2”, ma per la nostra attività non si prevede ancora nulla. Noi non possiamo continuare così: i contraccolpi economici per questa inattività forzata sono già molto pesanti. Andare oltre significa superare a breve un punto di non ritorno: ecco perché chiediamo di intervenire in fretta”. Molti degli operatori non hanno usufruito ancora dei 600 euro e lo stesso blocco delle assicurazioni non c’è stato.
LA PROPOSTA
L’associazione Mercati Liberi ha elaborato una proposta per una ripresa dei mercati tenendo conto delle esigenza di sicurezza e distanziamento sociale.
Sulla base di questa bozza si intende intraprendere il confronto con le istituzioni