Il comune di Cosenza nega i rimborsi ad Ensi per servizio di supporto della sorveglianza negli eventi pubblici. Dura la replica del presidente regionale, Sante Blasi

Il comune di Cosenza nega i rimborsi ad Ensi per servizio di supporto della sorveglianza negli eventi pubblici. Dura la replica del presidente regionale, Sante Blasi
Dicembre 05 23:00 2019 Print This Article

Cosenza – E’ scontro frontale tra Ensi ed il Comune di Cosenza. Il motivo del contendere è costituito dal mancato pagamento del Comune nei confronti del Ensi del contributo previsto a fronte di servizi di assistenza a supporto di eventi pubblici. Servizi che sarebbero stati messi in discussione dagli uffici comunali.

Dura la presa di posizione del presidente regionale di Ensi, Sante Blasi. “E’abberrante la motivazione del Sindaco Arch. Mario OCCHIUTO, che nega a circa 100 Operatori di Sicurezza impegnati nelle attività di Safety e Security in occasione della Fiera di San Giuseppe tenuta a Marzo 2019 e ad oggi non rimborsata, così come il servizio del Festival delle Invasioni i legittimi, i “Rimborsi Spesa” che dovevano essere erogati a marzo e a settembre. Secondo l’avvocatura – continua Blasi – che si oppone al giustificato Decreto ingiuntivo proposto dal nostro Ente E.N.S.I. federato alla Confederazione PMI ITALIA con la motivazione di “PRESUNTO SERVIZIO DI ASSISTENZA A SUPPORTO DELLA SORVEGLIANZA NEGLI EVENTI PUBBLICI” tende a disconoscere il servizio effettuato da questi operatori che tra l’altro si sono sobbarcati più ore di presenza a quelle dichiarate per agevolare l’Amministrazione Comunale, a seguito di discrasie del piano di sicurezza. ENSI per questo si è fatto carico è ha impiegato un numero maggiore di Operatori, come richiesti dalla Questura, ad esempio, al Festival delle Invasioni, su 32 operatori richiesti dal Comune e conteggiati nella Determina per il pagamento, sono stati impiegati ben 40 Operatori, venendo incontro all’Amministrazione Comunale, che, invece di essere riconoscente “nega” con “PRESUNTO SERVIZIO” . Siamo davvero amareggiati e delusi da questo comportamento che assolutamente non ci aspettavamo”.

.

Blasi sottolinea come oltre al danno si palesi anche beffa, perché l’associazione ha dovuto far fronte ad anticipare non solo l’acquisto di materiale occorrente il servizio, e a spese per vivande e rimborsi carburante a personale Specializzato venuto addirittura da Catanzaro, quindi il mancato pagamento oltre al danno verso gli Operatori ha danneggiato anche l’Associazione.

Infine, annunciamo – conclude Blasila chiusura della sede su Cosenza, sia della Confederazione di PMI ITALIA Calabria che di ENSI Calabria, che verrà immediatamente spostata ad altro comune, atteso che i vostri comportamenti, molto discutibili, del suo agire, hanno creato un ambiente non più vivibile”.

  Categories: