Premio itinerante “Artisti Eccellenze Calabresi”: l’evento intende valorizzare i prodotti e i talenti della regione

Premio itinerante “Artisti Eccellenze Calabresi”: l’evento intende valorizzare i prodotti e i talenti della regione
Dicembre 04 23:37 2019 Print This Article

Cassano Allo Jonio (Cosenza) – Si è svolto a Cassano allo Jonio, in provincia di Cosenza, il 30 novembre 2019, il Premio itinerante “Artisti Eccellenze Calabresi” presso il teatro Comunale dal tema “La Terra di Calabria ed i suoi Eccellenti prodotti Agroalimentari”. Patrocinata dai Comuni di Cassano Allo Ionio, dal Comune di Cosenza, dal Comune di Villapiana, dalle Terme Sibarite e dall’Associazione Cerry SAF di Rende, ideato e voluto da Anna Maria Schifino e condotto brillantemente da Paola Chiodi.

Una serata dove si sono alternati bravi artisti e danzatrici ma che ha visto salire sul palco a ritirare il premio assegnato, da una valida giuria, che ne ha esaminato le proposte, tanti titolari o rappresentanti di Aziende Calabresi dell’Agroalimentari, che ne hanno raccontato i successi. Dal Riso di Sibari, alla Liquirizia, alle Mele delle pendici del Pollino alle Ciliege di Trebisacce e le Mandorle di Amendolara, alle Clementine di Sibari, al peperoncino e alla cipolla di Tropea, ai salumi del maiale nero di Calabria, ai Formaggi Caprini di Campora San Giovanni all’Amaro di Vibo Valentia, ma le nostre eccellenze sono molto di più. Il cedro, il bergamotto, lo zafferano, il tartufo, i funghi porcini e rositi dell’altopiano silano, la patata, il peperone cruschi, il mapo, l’annona, le arance moro di Calabria, i fruttini rossi, i grani antichi, i legumi e ortaggi dai broccoli neri ai pomodorini idropinici. È questo il mondo agricolo Calabrese da sviluppare ancora meglio, da proteggere, attraverso politiche dedicate, incentivi e formazione, binomio perfetto per un turismo organizzato e in Calabria tutto da programmare, costruire, ma occorre che le Istituzioni politiche Regionale e Nazionale assumano una volontà politica non solo di valorizzazione, ma di sviluppo reale. Per fare questo bisogna risolvere il problema delle infrastrutture, i trasporti oggi quasi assenti, operare sulle tariffe oggi fuori mercato, sugli indirizzi scolastici, atteso che oggi sul territorio vi sono disseminate scuole che formano giovani per una industria inesistente a sud, nel mentre mancano o sono insufficienti e poco incentivate scuole di Agraria, Veterinaria, Alberghiera, Scienze Turistiche e dell’Agroalimentari.

Ma occorre che l’Autorità statale intervenga sulla tutela delle Aziende Agricole sui prezzi per evitare speculazioni gravi ai danni degli agricoltori, costretti a non raccogliere il prodotto o a fallire perché strozzati da un mercato malato, come occorre intervenire su una armonizzazione di prezzi relativi i soggiorni o ristorativi salvaguardando la qualità per una migliore accoglienza dei turisti.

Cassano allo Jonio (Cosenza) – Si è svolto a Cassano allo Jonio, in provincia di Cosenza, il 30 novembre 2019, il Premio itinerante “Artisti Eccellenze Calabresi” presso il Teatro Comunale dal tema “La Terra di Calabria ed i suoi Eccellenti prodotti Agroalimentari”

Patrocinata dai Comuni di Cassano Allo Ionio, dal Comune di Cosenza, dal Comune di Villapiana, dalle Terme Sibarite e dall’Associazione Cerry SAF di Rende, ideato e voluto da Anna Maria Schifino e condotto brillantemente da Paola Chiodi.
Una serata dove si sono alternati bravi artisti e danzatrici ma che ha visto salire sul palco a ritirare il premio assegnato, da una valida giuria, che ne ha esaminato le proposte, tanti titolari o rappresentanti di Aziende Calabresi dell’Agroalimentari, che ne hanno raccontato i successi. Dal riso di Sibari, alla liquirizia, alle Mele delle pendici del Pollino alle Ciliege di Trebisacce e le Mandorle di Amendolara, alle Clementine di Sibari, al peperoncino e alla cipolla di Tropea, ai salumi del maiale nero di Calabria, ai Formaggi Caprini di Campora San Giovanni all’Amaro di Vibo Valentia, ma le nostre eccellenze sono molto di più. Il cedro, il bergamotto, lo zafferano, il tartufo, i funghi porcini e rositi dell’altopiano silano, la patata, il peperone cruschi, il mapo, l’annona, le arance moro di Calabria, i fruttini rossi, i grani antichi, i legumi e ortaggi dai broccoli neri ai pomodorini idropinici. È questo il mondo agricolo Calabrese da sviluppare ancora meglio, da proteggere, attraverso politiche dedicate, incentivi e formazione, binomio perfetto per un turismo organizzato e in Calabria tutto da programmare, costruire, ma occorre che le Istituzioni politiche Regionale e Nazionale assumano una volontà politica non solo di valorizzazione, ma di sviluppo reale. Per fare questo bisogna risolvere il problema delle infrastrutture, i trasporti oggi quasi assenti, operare sulle tariffe oggi fuori mercato, sugli indirizzi scolastici, atteso che oggi sul territorio vi sono disseminate scuole che formano giovani per una industria inesistente a sud, nel mentre mancano o sono insufficienti e poco incentivate scuole di Agraria, Veterinaria, Alberghiera, Scienze Turistiche e dell’Agroalimentari.
Ma occorre che l’Autorità statale intervenga sulla tutela delle Aziende Agricole sui prezzi per evitare speculazioni gravi ai danni degli agricoltori, costretti a non raccogliere il prodotto o a fallire perché strozzati da un mercato malato, come occorre intervenire su una armonizzazione di prezzi relativi i soggiorni o ristorativi salvaguardando la qualità per una migliore accoglienza dei turisti.
È stata per me, nella mia Qualità di Presidente Regionale della Conf. PMI ITALIA Calabria, occasione propizia per sottolineare tali argomenti, sopra citati, ma nel mettere a conoscenza di quanto la nostra Confederazione, da tempo è impegnata nella certificazione di qualità dei prodotti Agroalimentari. Attraverso la collaborazione con le università, e Laboratori Qualificati, tra le quali l’Università della Calabria attraverso il Prof. Giovanni Sindona, Consigliere Provinciale della Conf. PMI ITALIA di Cosenza, per affermare la qualità del prodotto con la dovuta documentazione a prova scientifica, a maggiore tutela verso il consumatore finale, segnalandolo attraverso il marchio dell’Accademia Accademia a Tutela del Gusto Italiano e ancora l’istituzione di un Consorzio Agroalimentari per la commercializzazione, nonché alla ricerca di nuovi canali di vendita in Italia ma soprattutto all’estero.
Infatti l’ultimo accordo stilato dal nostro Presidente Cerciello è quello con i Paesi Persiani, Turchi, Arabi, Caucasici per esportare i prodotti di qualità made in Italy e dell’apertura di una nuova sede della Conf. PMI ITALIA a Malta.

Tali Azioni la Confederazione, le sta sostenendo con forza perché consapevole che le produzioni del Made in Italy oggi sono maggiormente attrattive e l’enogastronomia rappresenta un asset che, alla stregua di quello artistico e culturale, permette all’Italia di vantare diversi primati.
Sempre più il turista che visita l’Italia è attratto dalla possibilità di potere vivere esperienze uniche nelle quali si fondono insieme arte, natura, shopping e enogastronomia. In altre parole l’attrattività del nostro Paese deriva dalle produzioni del Made in Italy oltre che su un patrimonio artistico e paesaggistico unico al mondo
L’Italia è infatti il primo Paese al mondo per numero di prodotti agroalimentari di qualità. Con 269 riconoscimenti Dop (Denominazione di origine controllata), Igp (Indicazione geografica protetta) e Stg (Specialità tradizionali garantite) conferiti dall’Unione Europea, il nostro Paese occupa il gradino più alto in un podio nel quale al secondo posto figura la Francia (219 riconoscimenti) e al terzo la Spagna (180 riconoscimenti).
Questi dati appaiono ancor più rilevanti quando tradotti in termini di quote percentuali: a livello mondiale il 21,5% delle produzioni agroalimentari di qualità sono italiane mentre il 61,5% proviene da quattro paesi che si affacciano sul Mediterraneo (Italia, Francia, Spagna e Grecia).
L’enogastronomia è sinonimo di micro-piccola impresa e artigianato
L’agroalimentare di qualità è il fiore all’occhiello di un sistema produttivo fondamentale nell’economia del nostro Paese e della nostra Regione, complessivamente, infatti, il settore alimentare conta oltre 56mila imprese (il 14,2% delle imprese manifatturiere) che occupano oltre 426 mila addetti (il 11% del sistema manifatturiero) e realizzano un fatturato che nel 2018 ha superato i 120 milioni di euro (pari al 14 % del fatturato dell’intero sistema manifatturiero italiano).
Il settore alimentare è poi soprattutto un sistema produttivo di micro e piccole imprese e a forte connotazione artigiana. Le micro e piccole imprese che operano nel settore alimentare sono infatti il 98,4% del totale, occupano il 62,4% degli addetti e realizzano il 39,6% del fatturato complessivo.
Tanto è ricercato il marchio “Italia” che ormai è diffusissimo il fenomeno della contraffazione in particolare negli stati uniti, dove si trova di tutto marcato Italiano, tra i più famosi tarocchi, il Parmesan, brutta imitazione del Parmigiano Reggiano, o il vino Chianti, addirittura bianco, pelati, salumi, olio ecc. ecc.
Ecco perché occorre una più attenzione legislativa a tutela dei nostri prodotti e delle nostre aziende a difesa dell’economia della Regione e dell’intero paese ITALIA.
Sante BLASI – Presidente Regionale, Conf. PMI ITALIA Calabria

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