Pittori ,poeti, scrittori, per tutti è musa ispiratrice, per tutti è l’essenziale perché capace di generare uomini. Uomini che sentendosi inadeguati, le usano violenza, fisica, psicologica ed economica; secondo l’ONU la violenza sulle donne, è una violazione dei diritti umani.
Le Nazioni Unite il 17 dicembre del 1999, con la risoluzione 54/134, ha deciso di celebrare il 25 novembre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
La scelta del giorno non è un caso, difatti si vuole ricordare Il 25 novembre del 1960 quando i corpi delle tre sorelle Mirabal – Patria, Minerva e Maria – furono ritrovati in fondo ad un burrone. Sul corpo martoriato, i segni evidenti della tortura. Erano state catturate in un’imboscata dagli agenti dei servizi segreti del dittatore Rafael Leònidas Trujillo, che per più di trent’anni ha governato la Repubblica Dominicana. La data è stata commemorata per la prima volta durante il primo Incontro Internazionale Femminista, che si è svolto a Bogotà, in Colombia, nel 1980. Da lì, il 25 novembre ha iniziato ad assumere l’evento commemorativo .
Ulteriore riconoscimento, come fenomeno sociale da combattere è stato fatto con la Dichiarazione di Vienna del 1993.
Successivamente la Seconda conferenza mondiale delle Nazioni Unite sui diritti umani, così dispone:
«I diritti umani delle donne sono un’inalienabile, integrale e indivisibile parte dei diritti umani universali. La completa ed uguale partecipazione delle donne nella vita politica, sociale ed economica a livello nazionale, regionale ed internazionale e lo sradicamento di tutte le forme di discriminazione in base al sesso sono l’obiettivo prioritario della comunità internazionale».
L’Italia, negli anni ’70 ha intrapreso una modernizzazione legislativa, culminata nel 2013 con la ratifica della Convenzione di Istanbul (legge 27 giugno 2013 n. 77) e l’emanazione della cosiddetta legge sul femminicidio (d.l. 14 agosto 2013, n. 93).
I dati ISTAT sono allarmanti Il 31,5% delle 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale.
Secondo le ultime stime del Ministero delle Pari Opportunità, nel 2017 in Italia ci sono 258 Case Rifugio, luoghi dove le donne vittime possono nascondersi e proteggersi , 296 Centri Antiviolenza ed un numero il 1522 servizio pubblico gratuito attivo 24h su 24.
Molte le Associazioni impegniate a vario titolo sul territorio. Il Sindacato CISL ,incrementa l’impegno costantemente attraverso campagne sociali , convegni ed incontri, per discutere e redimere i problemi della società civile .
‘’Oggi 25 novembre, Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne, un giorno simbolo di un costante e quotidiano impegno sindacale che guarda al prossimo 10 dicembre, Giornata dei diritti umani, come un ‘’passo’’,è parte determinante di un ‘’cammino’’. La violenza sulle donne , ancora oggi, si manifesta in tanti modi diversi e, troppo spesso, neanche viene considerata tale. Così nella società civile, come nel mondo del lavoro’’.Dichiara il Segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini.
La violenza sulle donne è un tema da affrontare da un punto di vista culturale e sociale, ma soprattutto deve diventare un confronto fra uomini, intervenire dove è possibile, perché quando finisce un rapporto, non è mai la fine, ma un cambiamento. La rabbia, la vendetta non sono stati d’animo che creano libertà e felicità.
‘’ Finché uomo respira o con occhio vedrà, fin lì vive Poesia che vita a te dà.’’ (W. Shakespeare – Sonetto 18)
di Maria Carla Ferrara