Torino – Durante i primi giorni di ottobre la Fondazione LINKS ed il Politecnico di Torino, con il supporto dell’Aeronautica Militare Italiana, hanno presenziato al Toxic Tri; durante tale evento hanno presentato un dimostratore tecnologico per il training degli specialisti militari CBRN basato sulla realtà virtuale.
Tale evento è di rilevanza mondiale ed è promosso dalla NATO, tra gli obiettivi vi è quello di rafforzare l’interoperabilità dei settori militari e migliorare le procedure in risposta alle situazioni di emergenza CBRN (pericolo Chimico, Radiologico, Biologico e Nucleare). All’interno di tale evento, gli operatori militari di 12 nazioni hanno avuto modo di confrontarsi sulla messa in opera di procedure in ambienti ostili che simulano contaminazioni con agenti CBRN, provando così le varie specialità acquisite nelle precedenti esercitazioni nazionali e internazionali svolte nel corso dell’anno.
L’idea dell’iniziativa nasce nel dicembre 2018, quando la Fondazione LINKS, il Politecnico di Torino ed il Terzo Stormo dell’Aeronautica Militare di Villafranca di Verona siglano una Convezione di Cooperazione della durata di quattro anni, finalizzata a “collaborare per la realizzazione di scenari in Realtà Virtuale (VR) coerenti con le finalità di addestramento in alcuni dei settori più importanti del 3° Stormo quali AirCBRN, A/I, FARP e AIRCRAFT Recovery e con l’attività di ricerca, formazione e tutoraggio di LINKS e Politecnico”.
Tale convenzione rappresenta in Italia un risultato di fondamentale importanza: è una delle prime cooperazioni tra enti legati al mondo accademico/scientifico e della difesa civile, perseguita con l’obiettivo di esplorare e valorizzare i benefici che la realtà virtuale può apportare nei processi di addestramento degli operatori militari.
È stato quindi costituito un gruppo di lavoro multidisciplinare, composto da tecnici dei tre enti coinvolti, che ha iniziato a collaborare a febbraio 2019 con l’obiettivo di allestire un dimostratore in realtà virtuale per l’addestramento degli operatori militari alle procedure NATO. Una prima simulazione interattiva immersiva in ambiente virtuale è stata realizzata nel settembre 2019, focalizzandosi sulle procedure NATO che coinvolgono il rilevamento di agenti CBRN e la delimitazione dell’area contaminata (nome in codice, “RECCE TEAM”). La simulazione riproduce fedelmente in ambiente digitale la base dell’Aereonautica Militare di Villafranca di Verona, e consente agli operatori di effettuare un addestramento individuale o in team, interagendo da remoto in tempo reale con i propri colleghi e con l’ambiente.
Durante la simulazione gli operatori possono parlare tra loro e muoversi all’interno dell’ambiente digitale, compiere azioni relative alle procedure da eseguire (utilizzare sonde di misurazione, delimitare le aree contaminate, segnalare sul campo con appositi oggetti il tipo di contaminazione). Gli operatori vengono costantemente monitorati dal sistema, che al termine della simulazione riporta una sintesi degli errori commessi, aiutando in tal modo gli istruttori nella redazione dei loro report finali.
Questo non è che un passo che denota l’importanza dell’esplorazione del potenziale della realtà virtuale come strumento di formazione. Con il progredire della ricerca, la realtà virtuale consentirà sempre più di rafforzare la cooperazione degli operatori sul piano internazionale e promuovere il costante miglioramento dell’efficienza degli interventi sul campo.
di Ludovica Beatrice Chiango