Roma – “Il crescendo di aggressioni fisiche e verbali perpetrate a danno di passeggeri e operatori del trasporto pubblico locale e del trasporto ferroviario è intollerabile. In tutt’Italia – da Napoli a Monza, da Roma a Verona -, treni, metro, bus e stazioni sono teatro di gravi atti vandalici che, oltre a compromettere la sicurezza e la serenità di chi viaggia e di chi lavora, creano profondi disagi nella gestione efficiente dei trasporti, incluse spese straordinarie a carico delle società cui tali servizi fanno capo”.
E’ quanto dichiara Mauro Mongelli, Segretario Generale FAISA-CISAL, all’indomani dello stupro di una giovane all’interno della stazione di San Giorgio a Cremano della Circumvesuviana.
“A poco servono, in termini complessivi, le pur meritevoli misure adottate localmente per contrastare tali episodi – continua Mongelli -. Sono invece i ministeri competenti, Interno e Trasporti, a dover procedere, insieme alle parti sociali, all’analisi della situazione e all’elaborazione urgente delle opportune misure di prevenzione e protezione di operatori e utenti. A partire da specifici provvedimenti legislativi”.