Marco Ascione, scrivendo “Italós”, ha posto l’attenzione «sull’origine delle divisioni, delle unificazioni e dell’attuale condizione degli abitanti dello Stivale», un tema estremamente contingente.
L’autore non ha tralasciato nessun aspetto di riferimento alla “Questione Meridionale”, passando agevolmente tra gli autori che hanno proposto una rilettura critica del processo unitario. Un passaggio obbligato per gli studiosi, che Ascione percorre con destrezza e abilità alla ricerca di nuove tesi e spiragli di ricerca.
Lino Patruno chiarisce il pregio del lavoro di Ascione: è il racconto di una storia che parte da molto più lontano di quanto fatto generalmente finora, una vera e propria “camera delle meraviglie”.
L’introduzione del magistrato Marcello Musso svela un’analisi originale che illustra «le ragioni profonde delle dinamiche storiche che nel tempo hanno generato divisioni, unificazioni… della nostra Penisola».
Tra queste ragioni l’autore pone l’attenzione a come le mafie durante i processi storici si alimentino nelle aree colonizzate, mentre regrediscono in quelle in cui si finanzia la riqualificazione e lo sviluppo. I riferimenti al nostro Sud non sono casuali, ma precisi e puntuali.
Marco Ascione
Ascione non tralascia di affrontare la questione della tanto criticata “mentalità” del Sud, dimostrando che la mentalità di un popolo è il prodotto e non la causa del suo livello di sviluppo e di progresso.
Sicuramente l’approccio multidisciplinare del testo è uno dei punti di forza, un valore assoluto e insolito: Ascione passa da una materia all’altra con competenza e agilità e affronta da esperto le dinamiche storiche curando gli aspetti economici, giuridici, antropologici, criminologici, geografici, sociologici, psicologici, demografici , linguistici, non prendendo mai le distanze dall’Etologia, dalla Genetica e dall’Ecologia.
Discipline perfettamente compenetrate che destano “meraviglie”, in particolare quando Ascione affronta il tema delle origini degli Etruschi.
Su queste origini Ascione, sostenendo la tesi di Erodoto, mette una parola definitiva su un passato che ci richiama all’attualità dei fenomeni migratori in atto. Secondo l’autore è stata la posizione strategica al centro del Mediterraneo della penisola italica a favorire l’approdo da Est degli Etruschi.
Oggi, la classe dirigente del paese sembra non vedere che il Mezzogiorno d’Italia è ancora al centro del Mediterraneo.
«Che cos’è che è andato storto?»
di Michele Eugenio Di Carlo