Napoli – “l wine business rappresentano la grande novità nel’ambito della promozione del comparto vinicolo del territorio campano. Il nostro vino è importante e soprattutto è una grande risorsa per accompagnare le imprese vitivinicole napoletane e regionali sulla strada del’internazionalizzazione del vino italiano. Bisogna continuare a farle crescere nella consapevolezza che è solo al’inizio, e proprio la fusione di due distinti marchi entrambi sinonimo di qualità, come è il caso delle cantine Podere Don Giovanni e Cantine Mediterranee rispettivamente di proprietà di Giovanni Severino e Vincenzo Napolitano, va in questa precisa direzione. Dobbiamo conquistare i nuovi mercati. Dobbiamo continuare a lavorare sulla qualità e sulla promozione. Il settore vitivinicolo campano deve affrontare ancora questioni importantissime ed è pertanto necessario che il comparto faccia ricorso al tavolo della filiera, impegnandosi ad utilizzare questo strumento come punto di riferimento per fronteggiare le future sfide. L’obiettivo della fusione è quello di fare rete, veicolo indispensabile, al giorno d’oggi, alle piccole imprese per farsi conoscere e resistere sul mercato. Le ambizioni della partnership mira a conquistare sempre di più il mercato estero, Cantine Mediterranee è già presente in Cina, in India, in vari Paesi europei e negli USA, con l’intento di rendere più agevole e meno dispendiosi i costi agli acquirenti, in quanto questo tipo di marketing consente agli imprenditori di interloquire con un’unica realtà commerciale in grado di offrire loro più prodotti, evitando di essere costretti a dover comprare da più fornitori con l’onere di dover acquistare anche ciò che non serve perché spesso l’acquisto di un prodotto è vincolato a quello di un altro, riducendo considerevolmente i costi. Nel nostro vino c’è la genuinità, la sicurezza dei controlli e soprattutto, all’origine, ci sono pratiche di coltivazione della vite e di produzione che partono dalla tutela e dalla salute dei cittadini, dove ci sono la storia, le tradizioni, le infinite varietà di sapori che sul nostro territorio mutano con i microclimi, le coltivazioni, le tipologie Il vino è dimensione produttiva e dimensione economica, ma è soprattutto dimensione identitaria. Difendere la tipicità di un territorio significa dire ai cittadini che il nostro sistema agricolo è strategico, che la nostra etica sui mercati è il contrasto alla globalizzazione e all’omologazione che vorrebbero imporci“. Così il rappresentante della Consulta Nazionale dell’Agricoltura, già Delegato del Presidente della Provincia di Napoli per il settore Agricolo\\Agroalimentare, componente del Dipartimento Nazionale Agricoltura Agroalimentare Ambiente Turismo del MNS, Rosario Lopa, a margine della presentazione di questa partnership avvenuta nei locali di Podere don Giovanni, a Borgo di Sipicciano, frazione di Galluccio in provincia di Caserta, alle pendici del vulcano di Roccamonfina, nell incantevole scenario del parco regionale di Roccamonfina – Foce del Garigliano, ai confini con il basso Lazio