Professioni: commercialisti, allarme occupazione: è stato lanciato da Pesaro in occasione del congresso nazionale dell’Anc da Vittoria Tonelli e Marco Cuchel

Professioni: commercialisti, allarme occupazione: è stato lanciato da Pesaro in occasione del congresso nazionale dell’Anc da Vittoria Tonelli e Marco Cuchel
Ottobre 05 15:47 2018 Print This Article
Pesaro – “La fatturazione elettronica e ulteriori cambiamenti normativi stanno portando l’amministrazione finanziaria ad avocare le competenze fiscali dei commercialisti. Il 77% degli iscritti all’Ordine basa la maggior parte della propria attività nell’area contabile e fiscale: di conseguenza, il processo di disintermediazione selvaggia che l’Amministrazione finanziaria sta portando avanti metterà questi professionisti in enorme difficoltà”. Lo ha detto Maria Vittoria Tonelli, presidente dell’Associazione nazionale commercialisti di Pesaro-Urbino e consigliera di amministrazione della Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri, nel corso del congresso nazionale Anc che si è tenuto a Pesaro.
“Non possiamo permettere che la normativa sulla fatturazione elettronica, una volta che sarà entrata in vigore a pieno regime”, ha affermato il presidente Anc, Marco Cuchel, “sia causa di svilimento della figura del commercialista, la cui centralità, come ruolo e figura, non è in discussione per quanto concerne i rapporti tra aziende e Pubblica Amministrazione. Se si dovesse avverare anche solo in parte quello che temiamo rispetto alla drastica riduzione del volume di attività dei commercialisti, la politica dovrà affrontare la necessità della messa in campo di adeguati ammortizzatori sociali per decine di migliaia di dipendenti che rimarranno senza lavoro”.
“L’equo compenso è fondamentale”, spiega Luigi Pagliuca, presidente della Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri: “Nel momento in cui un cittadino si rivolge o a un commercialista o a un esperto contabile ha la garanzia di interfacciarsi con un professionista abilitato, che dispone di un’assicurazione professionale ed è aggiornato costantemente. Questo lavoro va ovviamente retribuito e l’equo compenso è uno strumento con cui il cittadino ha la garanzia della qualità del lavoro che viene svolto per lui”.
Secondo Andrea Bertoldi, segretario della Commissione Finanze del Tesoro, “il Parlamento dovrà dare risposte nell’interesse dell’intero paese, del sistema economico e di quello dei professionisti: bisogna crescere nelle professionalità e nelle specializzazioni e il futuro della categoria deve ottenere una risposta soddisfacente dalla politica”.
Per il consigliere d’amministrazione della Cnpr, Donato Montibello, “La scuola, l’università ed in particolare l’innovazione del rapporto tra la formazione e il mondo del lavoro risultano centrali: per questo stiamo lavorando con forza a un progetto che sia in grado di dare le giuste competenze e nuove opportunità di lavoro a migliaia di ragazzi che con il loro percorso di studio potranno diventare esperti contabili e potranno farlo avendo le competenze necessarie per sfidare il mercato e crearsi una nuova e soddisfacente posizione lavorativa”.
Secondo il vicepresidente dei commercialisti italiani, Davide Di Russo, “la professione attraversa una fase di profondo mutamento. Per quanto “la semplificazione” sia suscettibile di avere sul lungo periodo risvolti positivi, nell’immediato rischia di recare un indesiderato carico di inconvenienti. Si tratta di novità che, per un verso, comportano uno sgravio di incombenze ma che, nel contempo, si traducono inevitabilmente in una consistente e pericolosa contrazione dei margini di attività per i Colleghi che operano in modo pressoché esclusivo nel settore fiscale e tributario”.
Secondo il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Pesaro-Urbino, Paolo Balestrieri, “l’esperto contabile è una professione da valorizzare, e fa bene la Cassa Ragionieri a prodigarsi per fornire ad essa un’identità necessaria per anticipare l’ingresso, soprattutto dei giovani, nel mondo del lavoro”
Per Giorgio Calcagnini, professore Ordinario di economia politica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Urbino, “in un contesto internazionale sempre più competitivo, sono fondamentali le opportunità offerte dalla “nuova economia”, anche grazie a figure professionali specializzate. È in questo contesto che si deve collocare anche la figura dell’esperto contabile, che diventa una opportunità di occupazione per i nostri giovani alla ricerca di occupazioni che, oltre garantire un reddito, offrano opportunità di crescita professionale”.
A fargli eco Francesca Cesaroni, professore Ordinario di economia aziendale presso la Facoltà di Economia dell’Università di Urbino: “Per gli studenti intenzionati a intraprendere la professione di esperto contabile, la Scuola di Economia dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo da diversi anni propone il corso di laurea in Economia e Management – Curriculum Amministrazione d’Impresa e Professione, un percorso di studi triennale specificamente dedicato alla formazione di esperti in tematiche relative all’amministrazione e al controllo delle imprese”.
“I commercialisti in questi anni hanno contribuito a far sì che l’Italia divenisse un Paese moderno senza nulla da invidiare, anzi, da esempio ai molti nostri competitor”, ha sottolineato Giorgio Luchetta, consigliere Cndcec con delega alla deontologia. “Credo che sia semplice pensare alla nostra professione senza fare chissà quali sforzi o voli pindarici – ha aggiunto -, la verità da sempre è solo una: noi c’eravamo, noi ci siamo, noi ci saremo”.
Per Andrea Benetti, componente del comitato dei delegati Cnpr, “l’esperto contabile è una figura con grandi possibilità e prospettive, se ben veicolata e valorizzata. Al giorno d’oggi, con gli scenari che cambiano rapidamente, può divenire un punto di riferimento per il nostro tessuto produttivo: la flessibilità nell’approccio alla vita aziendale unite alle importanti competenze che fanno parte del bagaglio di un professionista saranno determinanti, ne sono convinto, per la crescita di questa figura”.
Nel corso del forum è stata consegnata una targa ricordo dell’ultimo presidente dei ragionieri italiani, Wiliam Santorelli, recentemente scomparso, al figlio Gianluca, iscritto all’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.
Ad aprire i lavori del congressoè stato Antonio Delle Noci, assessore al Bilancio del Comune di Pesaro.
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