Napoli e l’artigianato colto

Napoli e l’artigianato colto
Giugno 09 18:28 2018 Print This Article

Ma cosa è Made in Naples? Quando è stato pensato, da dove nasce, a cosa serve? Non può esserci cultura senza la storia.

Nel 1989 contribuivo a far nascere, su invito del prof. Enrico Buonaguro, l’Istituto Superiore di Design di Napoli; per noi la progettazione significava sapere vedere, sapere scegliere, sapere organizzare. In quella occasione iniziò la mia lunga collaborazione con il prof. Domenico Natale, con il quale ho firmato la maggior parte dei progetti descritti.

Nel 1998, sono all’’Istituto Isabella d’Este, di Napoli; workshop sul design del gioiello ispirato ai segni della natura.

Dal 2002 al 2006, nell’ambito dei nostri insegnamenti di Disegno Naturalistico e di Teoria e storia dell’illustrazione scientifica presso il corso di laurea in Scienze della Natura dell’Università Federico II, vengono studiate le illustrazioni nelle opere dei maggiori scienziati napoletani tra XVIII e XIX  secolo, come necessità di riappropriazione di un poco conosciuto bene culturale.

Nel 2006 la Regione Campania, ci invita a realizzare il libro “Il Giardino Palizzi” nell’evento “Costiera dei Fiori”. In quella occasione scrivo “tutto nasce dalla rilettura di forme assunte dalla natura che è contenitore di segni, forme, colori, emozioni…”.

Con questa pubblicazione, il nostro concetto di Made in Naples si arricchisce di una specifica poetica e di una originale metodologia progettuale.

Nel 2012, Disegni tu!!!, con la collaborazione di Massimiliano Sbrescia, al Punto Formazione Ferrari, Napoli, si progettano oggetti ispirati alla cultura partenopea, per una mostra al Teatro di Marco Zurzolo.

Nel 2014, Useact  Network, piano di azione locale.

Il libro “Strategie di sviluppo per la Città consolidata” propone

il “Made in Naples”, in collaborazione col Liceo Artistico di Napoli: con i segni della Chiesa di Santa Caterina a Formiello nascono luminarie in via Carbonara, definite dalla stampa “le prime luminarie colte a Napoli”.

Nel 2016, gli studenti dell’Istituto Isabella d’Este Caracciolo di Napoli presentano al Palazzo Caracciolo di Napoli “Accessori di moda, Made in Naples”, progetto pilota artigianato, piano azione locale Useact Network.

Nel 2018, Art nouveau-Liberty-Made in Naples, Made in Paris, all’Istitut Francais Grenoble, dove i segni del Liberty vengono tradotti in fashion design colto.

Made in Naples è una metodologia pensata e strutturata da Franco Rotella, art director dello studioRotella di Napoli e Domenico Natale, storico dell’arte e autore del concept del progetto, che ha trovato in Giovanna Scala, dirigente scolastico dell’Istituto Isabella d’Este Caracciolo di Napoli, la realizzatrice di una specifica pedagogia  diretta alla  produzione di artigianato colto nel campo della moda e del fashion design: la sua scuola è divenuto un polo di eccellenza della formazione professionale a Napoli.

Oggi è Made in Naples Design e con Napoli Lovemark sta preparando un nuovo progetto; ne parleremo tra non molto.

 

 

di Franco Rotella

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