Tresibacce (Cs) – Un tripudio di colori, sapori, suoni. Una festa che è riuscita a coniugare lo spirito della riscoperta delle antiche tradizioni, con la prospettiva di una visione futura, in cui ciò che in passato ha rappresentato pietra angolare di un assetto economico oggi perduto, ma assolutamente da recuperare, torna ad essere protagonista. È questo il bilancio finale della VI edizione della Festa del Biondo – Arancia Tardiva autoctona di Trebisacce, organizzata dall’amministrazione comunale della città ionica in concerto con l’ASSOPEC (Associazione Operatori Economici di Trebisacce) e parte integrante della rassegna Marestate, inserita nell’ambito degli eventi storicizzati della regione Calabria. Un successo, sia sotto il profilo dei visitatori, il cui numero è sensibilmente cresciuto rispetto alle precedenti edizioni, sia sotto il profilo dell’offerta culturale. Obiettivo finale è riportare il “Biondo di Trebisacce” nel ruolo centrale che gli spetta, sottolineando la sua natura di eccellenza calabrese e italiana, posizione che appartiene di diritto ad un prodotto forte di qualità organolettiche di tal livello, oggetto di studio da parte di prestigiose università italiane. La prerogativa di poter assaporare il gusto fresco del frutto dell’arancia in un periodo, che va da marzo ad agosto, in cui normalmente tutte le altre qualità dell’agrume non sono più disponibili, rende il Biondo di Trebisacce un tesoro custodito in uno scrigno che aspetta solo di essere riaperto.
Questo scrigno altro non è che la zona denominata “Giardini” di Trebisacce, località in passato abitata e oggi destinata a diventare attrattore turistico per la sua particolare e unica conformazione labirintica, dedalo di viuzze sui quali si affacciano zagare e arance. L’edizione di quest’anno si è distinta per la capacità di focalizzare l’attenzione sul futuro del biondo, oggetto di progetti da parte di studenti degli istituti d’istruzione superiore di Trebisacce (I.I.S. Liceo Scientifico G. Galilei e I.I.S. I.T.I. E. Aletti), che hanno presentato studi sullo sfruttamento economico dell’arancia tardiva, oggetto di premiazione da parte della Camera di Commercio di Cosenza per il Galilei, e di interesse da parte di aziende del mondo della cosmetica, per l’Aletti. Importante anche il focus dedicato al tema, al quale hanno partecipato esponenti e studiosi del mondo della scienza agraria, politici, come Mauro D’Acri, delegato all’Agricoltura della Regione Calabria, e operatori del settore quali Giuseppe Vincenzi, presidente del Consorzio dei Giardini di Trebisacce. Dall’incontro, voluto e moderato dalla delegata alle politiche agricole del Comune di Trebisacce, Antonella Acinapura, sono emerse le potenzialità del Biondo, sotto il profilo produttivo, commerciale, economico, ribandendo dunque ancora una volta la sua eccezionale valenza esponenziale di tesoro della Calabria e di Trebisacce. La festa, che si svolta in due giorni, nelle storicizzate date del 1 e 2 giugno, ha raccolto numerose iniziative ludico ricreative, che hanno deliziato i turisti e i cittadini presenti, i quali hanno potuto godere due giorni di svago, sorseggiando spremute e pietanze all’arancia tardiva, offerti dall’organizzazione dell’evento. Finale scoppiettante per questa manifestazione in grande crescita è stato il concerto di Tony Esposito, musicista legato da amicizia e da un comune percorso professionale all’indimenticabile Pino Daniele, che nella magica atmosfera del Parco La Cava, attiguo ai Giardini di Trebisacce, ha fatto vibrare le percussioni di suoi strumenti regalando a tutti gli astanti una serata di inebriante passione, accompagnata dalla degustazione creazione culinarie al sapore di Biondo. Grande soddisfazione da parte del Sindaco Franco Mundo, del delegato al Commercio Mimmo Pinelli, della delegata al turismo e spettacolo Maria Francesca Aloise, del presidente del ASSOPEC Andrea Franchino, dei ex machina dell’evento, che hanno creduto fortemente in questa iniziativa, che ha concretizzato un evento in grande crescita, che punta sulla valorizzazione dell’eccellenze per raccontare una Calabria che merita di essere scoperta e vissuta.
“L’amministrazione comunale – ha sottolineato il sindaco Franco Mundo – ha investito risorse che hanno sprigionato economie, favorendo ulteriormente la crescita del turismo a Trebisacce, in costante incremento quantitativo e qualitativo. Trebisacce conferma ancora una volta il proprio ruolo di cittadina che guarda al futuro, senza dimenticare il proprio passato, investendo sulla tutela e sulla valorizzazione delle proprie eccellenze e tipicità, che costituiscono fonte di attrazione favorendo una visione globale della filiera agroalimentare. La crescita della Festa del Biondo segue la costante crescita culturale, sociale e civile della nostra città, che diventa punto centrale di ogni percorso archeogastronomico della regione Calabria”.
Ora l’appuntamento è per il prossimo anno, per il 1 e 2 giugno 2019, con un’edizione che si prospetta ricca di novità, frutto di un duro lavoro che si appresta a cominciare già in queste ore, segno che il ruolo “Biondo tardivo di Trebisacce” e i giardini in cui esso cresce hanno una centralità reale e concreta nella progettualità dell’attuale amministrazione comunale di Trebisacce.
Ecco di seguito una gustosa e raffinata ricetta, una delle tante applicazione per il nostro “Biondo” a cura del professor Domenico Guarino dell’istituto superiore I.P.S.I.A. E. Alettti di Trebisacce ha ideato e cucinato il risotto con salsa al biondo tardivo di Trebisacce zucchine, gamberetti, scamorza fresca, basilico e fiori di zucca
Ingredienti per 5 persone:
gr 300 Gamberetti bianchi
gr 300 Zucchine
gr 100 Caciocavallo Silano DOP
dl 10 Olio EVO
q.b. Basilico
q.b. Fiori di zucca
gr 10 Buccia grattugiata di arancia biondo di Trebisacce
gr 50 Cipolla fresca
dl 0,1 Vino bianco
Per il brodo:
gr 10 Cipolla fresca
gr 100 Carote
gr 50 Sedano
gr 100 Zucchine
gr 150 Carapace e teste di gamberetti
q.b Sale
q.b Pepe
Per la salsa:
gr 100 Arancia biondo di Trebisacce
gr 50 Zucchero
q.b Basilico
dl 0,05 Olio EVO
Per la decorazione:
Scorzette di arancia “biondo di Trebisacce”
Fiori di zucca
Gamberetti cotti
Basilico
Zucchine trifolate
Cipolla fresca
Peperoncino calabrese
Procedimento per la salsa al biondo di Trebisacce:
Tagliare le arance, aggiungere lo zucchero e far cuocere per circa mezz’ora. Unire il basilico e frullare il tutto nel cutter aggiungendo, a filo, olio EVO. Passare al setaccio ottenendo, così, una cremina liscia.
Procedimento per i gamberetti:
Sgusciare i gamberetti e condirli con il sale, olio EVO, vino bianco, pepe nero e scorza grattugiata di arancia biondo di Trebisacce.
Procedimento per il brodo:
In una pentola, mettere le verdure in abbondante acqua e far bollire per un’ora. Unire, così, i carapaci e le teste dei gamberi e continuare la cottura per ulteriori dieci minuti. Aggiustare di sale e pepe e passare il brodo al setaccio.
Procedimento per le zucchine:
Mondare e pelare le zucchine, in senso verticale, con un pelapatate fino ad arrivare ai semi. Salare e dopo qualche minuto strizzarle ben bene fino ad eliminare tutta l’acqua. In una padella mettere l’olio EVO con uno spicchio d’aglio ed il peperoncino. Trifolare il tutto per pochi minuti.
Procedimento per il risotto:
In una pentola, rosolare la cipolla tritata con olio EVO e tostare il riso. Sfumare con del vino bianco. Aggiungere, man mano, il brodo. A fine cottura mantecare il tutto con la salsa al biondo, preparata precedentemente. Aggiungere i gamberetti, la scamorza, la scorza grattugiata del biondo, il basilico ed i fiori di zucca. Adagiare su un piatto e decorare con tutti gli ingredienti del piatto.
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