Nola – Un evento nazionale sull’arte della cartapesta. E’ l’idea a cui sta lavorando l’associazione MU.S.A., in collaborazione con il Museo archeologico di Nola, diretto da Giacomo Franzese, in programma per il prossimo mese di giugno.
L’esposizione più importante di questo genere risale al 2008, allorché fu allestita a Milano presso il Museo diocesano. La mostra, “La scultura in cartapesta- Sansovino, Bernini e i Maestri leccesi tra tecnica e artificio”, sancì la rilevanza della cartapesta nell’arte e nel corso dei secoli. Per la prima volta si affrontava un argomento poco studiato e valorizzato, ma di grandissima importanza storica attraverso una cinquantina di opere dal Rinascimento ai nostri giorni. Il dibattito che ne derivò, sfatò il preconcetto che la povertà della materia producesse un’aridità artistica e indusse la letteratura d’arte a un esame radicale dei giudizi. La cartapesta, da genere umile e dimenticato, fu finalmente collocata e apprezzata tra le altre espressioni d’arte. Purtroppo da allora in poi si sono succedute soltanto modeste iniziative. Nola, come Lecce, vanta una tradizione della lavorazione della cartapesta, sicuramente da più di due secoli, incentrata sulla “Festa dei Gigli” e che ha ottenuto successi straordinari sino al riconoscimento dell’ Unesco quale patrimonio orale e immateriale dell’umanità. Opere di cartapesta di questa tradizione potranno avere una degna collocazione provvisoria nel Museo archeologico e in futuro nella sede definitiva del Museo della Cartapesta.
Le opere di artisti cartapestai di fama nazionale saranno esposte nella diroccata chiesa di S.Maria la Nova. In un settore della mostra, dedicato alla tradizione locale, saranno esposti alcuni pregevoli rivestimenti dei Gigli di Nola, risalenti agli anni 40 e 50.
La ricerca delle opere da esporre sarà curata dal maestro, Ezio Flammia, uno dei maggiori studiosi ed esperti nazionali in tema di lavorazione e storia della cartapesta, e dal maestro Vittorio Avella, socio fondatore di MU.S.A. Gli allestimenti saranno invece coordinati dall’architetto Maurizio Barbato, socio fondatore e segretario di MU.S.A.