by fastadmin | 4 Dicembre 2025 1:25
Roma – Dal 7 dicembre 2025 al 10 gennaio 2026 la Basilica di Santa Maria in Montesanto Chiesa degli Artisti ospiterà Machines for Peace. Visioni per il Giubileo della Speranza, la mostra-istallazione proposta dalla Rete delle feste delle grandi Macchine a spalla con ICPI- Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura. L’evento si ricollega al progetto espositivo che dal 2023 la Rete cura per il contesto internazionale con l’obiettivo di promuovere alcune tra le più significative feste religiose della cultura della tradizione mediterranea – i Gigli di Nola, la Varia di Palmi, i Candelieri di Sassari, la Macchina di Santa Rosa di Viterbo – coniugando e declinando, al contempo, alcuni focus dell’agenzia dell’ONU che si legano al tema della pace e al rispetto dei diritti umani.
Il progetto – ideato e coordinato da Patrizia Nardi esperta di Patrimonio UNESCO e responsabile tecnico-scientifico del riconoscimento UNESCO alla Rete che si è avvalsa della co-curatela di Taisir Masrieh Hasbun – è sostenuto con i fondi della legge n. 77/2006 per la salvaguardia del Patrimonio immateriale UNESCO e, fin dalla sua origine, ha goduto del patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, ai quali si è aggiunto per l’evento romano anche quello del Dicastero per l’Anno Giubilare 2025.
Frutto di un lavoro lungo e complesso di mediazione ed intermediazione che ha coinvolto, negli anni, le comunità patrimoniali e festive insieme ai soggetti istituzionali, il progetto è stato sviluppato con la collaborazione scientifica dell’ICPI, l’apporto di esperti internazionali UNESCO e di cultural diplomacy e lavora sull’importante ruolo del patrimonio immateriale nel dialogo interculturale e nella costruzione della cultura della pace.
Quattro, fino ad oggi, le tappe internazionali di Machines for Peace : il Bethlehem Peace Center per un progetto sviluppato in dialogo con il Comune di Bethlehem e il Consolato d’Italia a Gerusalemme, la Cappella barocca del complesso dell’Ambasciata d’Italia e dell’Istituto Italiano di Cultura a Praga, gli spazi espositivi dell’Istituto Italiano di Cultura e della Biblioteca Nazionale Serba dove il messaggio della Rete ha raggiunto migliaia di giovani serbi in una tra le più importanti istituzioni culturali dei Balcani e, nel giugno Galerie Joseph a Parigi, in occasione della Decima sessione dell’Assemblea generale degli Stati parte della Convenzione UNESCO 2003 per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.
L’istallazione nella Chiesa degli Artisti, che presenta la sezione audiovisiva della mostra internazionale, riprende la nuova modalità narrativa di grande impatto emotivo con cui la Rete insieme all’ICPI hanno comunicato e promosso negli ultimi anni il patrimonio culturale immateriale e si avvale della creatività del regista Francesco de Melis che è autore dei progetti di antropologia visiva della Rete, del lavoro di Zeno Ruzza, filmmaker e autore dell’opera “Bethlehem” sull’esperienza della Rete in Terra Santa e di Nathan Ruzza, responsabile degli allestimenti multimediali innovativi di OpenLab, Il dialogo delle tecnologie immersive della mostra con espressioni innovative dell’arte contemporanea, passerà attraverso le visionarie teste-scultura che il designer Giuseppe Fata dedica alle città della mostra itinerante per il progetto Simulacrum.
Nel 2026 la mostra-istallazione continuerà la sua missione di diplomazia culturale toccando città europee – tra cui Strasburgo, Bruxelles e Ginevra – ed extraeuropee, come Istanbul e Santiago de Querétaro in Messico. Si chiuderà alla fine del 2026, con due eventi in Terra Santa e in Ucraina.
Il profondo valore simbolico dell’istallazione nella Chiesa degli Artisti, in questo delicato momento per la storia dell’umanità, incoraggia a celebrare la riconciliazione in tutte le sue forme in uno spazio privilegiato di testimonianza e in sintonia profonda con il messaggio universale di dialogo, di pace e di convivenza pacifica che costituisce l’essenza delle feste della Rete e sostiene i principi dell’esistenza stessa dell’UNESCO.
La mostra nella Basilica di Santa Maria in Montesanto sarà inaugurata il 7 dicembre, alle ore 17.30.
Sarà visitabile fino al 10 gennaio 2026.
La presentazione dell’evento si è svolta presso la Sala Giacomo Matteotti della Camera dei Deputati, lo scorso 2 dicembre. A presiedere l’incontro, l’onorevole Francesco Battistoni, Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati, S.E. Antonio Stiglianò, presidente della Pontificia Accademia di Teologia e Rettore della Basilica di Santa Maria di Montesanto (Chiesa degli Artisti), il professore Leandro Ventura, direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale – Ministro della Cultura, la dottoressa Patrizia Nardi, responsabile tecnico scientifico – Progetti Unesco della Rete delle Grandi Macchine a Spalle Italiane, la dottoressa Chiara Frontini, sindaco di Viterbo, Antonio D’Ascoli, Portavoce della comunità festiva di Nola e direttore di piazzaffari.it
RIVEDI LA DIRETTA DELLA CONFERENZA STAMPA https://webtv.camera.it/evento/29799[1]

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