by fastadmin | 2 Dicembre 2025 22:34
Acireale – Un’altra aggressione, un’altra lama puntata al petto di un lavoratore, un’altra notte che poteva finire in tragedia.
Ad Acireale, presso la stazione di servizio Petrol Company di via Wagner, un operatore è stato ferito durante una tentata rapina. Un episodio che si aggiunge a un elenco ormai infinito e che conferma una realtà che ANGAC denuncia da anni: il settore carburanti è abbandonato dallo Stato.
Secondo quanto riportato da La Sicilia, il rapinatore ha agito poco prima della chiusura, quando l’area era vuota. Incappucciato, mascherato e armato di un coltello da cucina, ha intimato al gestore di consegnare l’incasso.
Il lavoratore ha reagito per difendersi e ha ricevuto una coltellata diretta al torace: solo il giubbotto imbottito ha impedito il peggio. Il criminale è fuggito e la Polizia sta analizzando le immagini di videosorveglianza.
Gli investigatori sospettano che possa trattarsi dello stesso autore di altri colpi avvenuti con modalità identiche.
Un collega ha dichiarato: “Si è salvato per miracolo. Le stazioni di servizio, soprattutto nel periodo natalizio, diventano bersagli facili”.
Una verità che tutti conoscono ma che nessuno affronta
Non serve essere esperti di sicurezza per comprendere alcuni fatti:
• le stazioni carburanti sono obiettivi sensibili, • spesso presidiate da una sola persona,
• esposte a rischi evidenti,
• prive di adeguate protezioni,
• percepite come “prede facili” da una criminalità sempre più violenta.
Eppure, nonostante l’evidenza, le istituzioni continuano a trattare il settore come un luogo di lavoro ordinario, ignorando la reale esposizione dei gestori. Le aggressioni sono diventate cronaca quotidiana: coltelli, pistole, minacce, colluttazioni, feriti, incassi rubati. Un bollettino che passa in sordina, come se fosse normale.
Il nodo centrale ?
il Gestore carburanti è un esattore dello Stato. Mal pagato, esposto e senza riconoscimento del rischio professionale
ANGAC ribadisce un aspetto troppo spesso ignorato:
il Gestore carburanti svolge di fatto la funzione di esattore fiscale dello Stato, riscuotendo accise e IVA che rappresentano la quota maggioritaria del prezzo alla pompa.
Lo fa:
• senza essere remunerato adeguatamente,
• senza tutele specifiche,
• con margini economici ridicoli,
• con un rischio professionale che nessuno riconosce.
Ogni giorno il gestore maneggia denaro destinato quasi interamente allo Stato, ed è proprio questo denaro a renderlo un bersaglio. Non per scelta, ma per struttura del sistema.
Eppure, quando accadono episodi come quello di Acireale, tutto viene archiviato come “fatto di cronaca”, senza che nessuno si chieda:
• Perché il rischio non è considerato “rischio professionale”?
• Perché non esistono tutele specifiche nonostante il ruolo pubblico svolto dal gestore?
• Perché chi svolge una funzione fiscale è lasciato completamente solo ?
ANGAC: “Non basta la solidarietà, servono norme. E servono subito”
Non si può più far finta di niente.
Non si può più accettare che il gestore sia un presunto “commerciante qualunque” quando il 98% del denaro che custodisce non è suo, ma dello Compagnie e dello Stato.
È ora che:
• il rischio rapina venga riconosciuto come rischio professionale,
• le stazioni siano dotate di strumenti obbligatori di sicurezza,
• il ruolo di esattore fiscale sia riconosciuto e retribuito,
• venga avviato un confronto serio nelle sedi istituzionali.
ANGAC – Conf. PMI Italia tornerà a chiedere con forza che la sicurezza dei gestori carburanti diventi una priorità nazionale, non un trafiletto di cronaca.
Perché ogni aggressione non è un episodio isolato.
di Comunicato stampa
Source URL: https://piazzaffari.it/2025/12/02/acireale-benzinaio-accoltellato-durante-una-tentata-rapina-lennesimo-segnale-di-un-settore-lasciato-solo-angac-il-gestore-e-un-esattore-mal-pagato-e-senza-tutele/
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