by fastadmin | 10 Novembre 2024 17:01
Con una nota ufficiale indirizzata al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, alla segreteria del Comitato di Rete Distribuzione Carburanti, alla segreteria del Sottosegretario di Stato Sen Claudio Barbaro, l’ANGAG (Associazione Nazionale Gestori autonomi carburanti – aderente a Conf PMI ITALIA)
– Conf PMI ITALIA chiede l’inserimento di un proprio rappresentante nel Comitato della ristrutturazione carburanti
“A seguito dell’istanza di ANGAC presentata al MASE per l’ingresso come componente e partecipazione ai lavori del Comitato Tecnico per la ristrutturazione della rete di distribuzione dei carburanti, corre l’obbligo per la stessa di esprimere la propria posizione in ordine alla propria rappresentatività.
Ciò dopo aver acquisito parere da parte del nostro responsabile della divisione legale Avv. Faustino Liuzzi.
Il fare e prendere parte del Comitato Tecnico presuppone la verifica in capo ad ANGAC del requisito della “maggior rappresentatività a livello nazionale” di essa associazione come richiesto dall’art.art.1 comma 100 L.124/2017, DM del 5.3.2018 art.1 e DM 3.5.2022 art.1 del MITE.
Orbene, pur in assenza di espliciti criteri normativi e legislativi che consentano di qualificare le associazioni di categoria di cui sopra maggiormente rappresentative considerato il vuoto in tal senso nella intera normativa di settore, riteniamo che ANGAC possa e debba far parte del Comitato.
Al tempo degli accordi interprofessionali del 1997 e 1998, che hanno introdotto il termine di “maggiormente rappresentativo”, lo scenario sindacale era caratterizzato dalla presenza di pochi (tre) soggetti dotati di forza aggregativa e visibilità in ragione della loro appartenenza a confederazioni di rilievo come appunto Confesercenti o Confcommercio o CISL, ragion per cui la contrattazione del tempo non ha visto o non ha consentito ad altri soggetti seppur rappresentativi, ma meno visibili in termini politico-sindacali, di offrire il proprio contributo in sede di accordi.
Il criterio della storicità o cronologia temporale di attività non può consentire la proclamazione delle sole citate organizzazioni come uniche detentrici dello scettro di rappresentatività o quantomeno non deve permettere l’esclusione degli altri soggetti sindacali il cui unico limite è costituito dall’essersi formati e consolidati in periodi successivi a quelli di cui sopra si è detto.
Bisogna fare analogicamente riferimento alla rappresentatività sindacale con una analisi di taglio giuslavoristico.
La Corte costituzionale, con la sentenza del 06/03/1974 n. 54, ha sottolineato l’importanza dell’effettività della rappresentatività, avendo come parametro la capacità rappresentativa o esponenziale della confederazione di appartenenza, prescindendo dal livello territoriale ed essendo sufficiente una considerevole dimensione.
Nella fondamentale sentenza del 30/3/98 n. 3341 la Corte di Cassazione sosteneva che è maggiormente rappresentativa (ai sensi dell’art. 19 lett. a Statuto dei lavoratori) la confederazione che:
Alla luce di quanto sopra potremmo dire che l’appartenenza ad una confederazione di rilievo rappresentativo appare oggi come allora l’unico criterio qualificativo di una associazione di categoria di codesto settore come maggiormente rappresentativa a livello nazionale.
Orbene ANGAC ha aderito e fa parte della PMI ITALIA, Confederazione Datoriale di rilievo nazionale e dall’indiscutibile rilevanza sindacale consentendo ANGAC di essere definita una associazione di categoria maggiormente rappresentativa a livello nazionale.
Del resto, tale riconoscimento è stato già operato di fatto dal MIMIT il quale ha più volte richiesto la partecipazione ed il contributo propositivo di ANGAC assieme alle tre sigle indicate da sempre come maggiormente rappresentative al tavolo tecnico per il DdL sulla ristrutturazione della rete di distribuzione carburanti.
ANGAC, dunque, è al pari delle sigle storiche anch’essa maggiormente rappresentativa a livello nazionale.
In conclusione alla luce di quanto sopra si chiede l’inserimento a pieno titolo di un rappresentante ANGAC – PMI Italia nel Comitato della ristrutturazione carburanti a parità delle altre organizzazioni”.
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