by fastadmin | 3 Febbraio 2023 15:13
Il gas radon è un pericolo invisibile che può rappresentare un enorme rischio per la salute umana. Il radon è un gas radioattivo che si trova in natura, nella crosta terrestre e risale dal sottosuolo penetrando negli edifici attraverso fessure presenti nel pavimento o pareti attraverso crepe ed intonaci degradati. Essere esposti a concentrazioni elevate di radon, per lungo tempo, comporta un aumento del rischio di tumore ai polmoni, rappresentando, secondo le indicazioni dell’OMS, la seconda causa di cancro ai polmoni dopo il fumo da sigaretta.
Per questo motivo, è importante prendere misure idonee a mitigare e controllare i livelli di radon nei luoghi di lavoro ed in particolare in tutti gli ambienti poco ventilati, interrarti o seminterrati quali cantine, depositi, magazzini, archivi ma anche al piano terra in edifici storici o vetusti, quali scuole, caserme ospedali ovvero tutte quelle strutture costruite in tufo ed in particolare tutti gli ambienti che presentano pareti e solai a diretto contatto con il terreno, privi di intercapedini o vespai areati. Anche la zona geologica incide molto sulla presenza di gas radon, sono maggiormente esposte le zone vulcaniche e quelle ricche di uranio, da cui il gas deriva.
La contaminazione da radon può rappresentare un rischio per la salute dei lavoratori, poiché il gas emette radiazioni ionizzanti naturali che possono danneggiare le cellule e causare problemi per la salute per esposizioni prolungate. Per ridurre il rischio di contaminazione è importante effettuare regolari controlli dei livelli del gas mediante il monitoraggio effettuato con dosimetri o altri strumenti idonei al rilevamento.
In ambito lavorativo, il rischio di contaminazione da radon può essere particolarmente elevato in alcuni settori, come quelli minerari e delle costruzioni. È importante che le aziende prendano misure per monitorare e controllare i livelli di radon nei loro edifici e adottare misure per ridurre il rischio per i lavoratori. Questo può includere la ventilazione dei locali, l’utilizzo di materiali isolanti a bassa emissione di radon e la formazione degli impiegati sui rischi del radon e su come prevenirlo.
Per la mitigazione del rischio di contaminazione da radon, è possibile realizzare impianti e sistemi specifici finalizzati alla bonifica del contesto lavorativo contaminato. Alcune soluzioni comuni includono:
Questi sistemi possono essere utilizzati singolarmente o in combinazione per garantire una bonifica efficace del radon e ridurre i rischi per la salute.
In Italia, la bonifica da radon può essere effettuata da imprese ed enti specializzati, nonché affidata a tecnici esperti abilitati ai sensi del decreto legislativo 101 del 2020[1] (attuazione della direttiva 2013/59/Euratom), aggiornato ed integrato dal D. Lgs. 203 del 25 novembre 2022 in vigore dal 28 gennaio 2023. I tecnici esperti in risanamento radon devono possedere competenze tecniche e professionali tali da soddisfare i requisiti imposti dell’allegato III di cui al d. lgs. 203/2022 tra cui lo svolgimento di un corso di 60 ore in materia di interventi e progettazione bonifiche e mitigazione del rischio radon. In particolare attraverso questo interventi devono realizzarsi rigorosi standard tecnici al fine di garantire che la bonifica sia effettuata in modo sicuro ed efficace, onde evitare inutile sperpero di denaro.
di Arch. Antonio D’Avanzo[2]
Esperto Sicurezza Lavoro (Conf PMI ITALIA)
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