Gli obblighi nelle nomine di coordinatori/sicurezza

by fastadmin | 2 Gennaio 2023 19:44

Gli obblighi nelle nomine di coordinatori/sicurezza: come affidare i lavori ad un’impresa ed a un lavoratore.

Nell’ambito del Testo Unico, ovvero nell’ambito del D. lgs.81/2008 s.m.i., la sicurezza dei cantieri temporanei e mobili è normata dal Titolo IV, che ha assorbito “quasi integralmente” l’ex d. lgs. 494 del 1996, emanato a seguito del recepimento della direttiva cantieri, (Direttiva 92/57/CEE)[1] imposto dalla Comunità Europea agli stati membri nel 1992.

Sebbene siano trascorsi tantissimi anni, oltre 25 dalla sua prima emanazione, tantissime sono ancora le criticità che l’attuale norma presenta nel suo insieme.

In particolare, proprio nell’ambito del Titolo IV, nonostante le tante modifiche ed integrazioni avute nel corso degli anni a partire dal d. lgs. 106 del 2009, alcune di queste difficoltà sono prevalentemente dovute alle complicazioni interpretative del dettato normativo.

Spesso, i testi sono tradotti e trascritti dall’inglese da un legislatore “forse” poco esperto, estraneo alla realtà di riferimento del settore.

Questa legge risulti complessa, articolata e a volte poco chiara.

Una delle spinosità che ancora oggi alimenta dibattiti controversi, è la posizione del committente rispetto agli obblighi dall’art. 90, in particolare rispetto al comma 3 che prevede la nomina del coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione quando, per la realizzazione dei lavori, siano  previste più imprese che operano in cantiere anche non contemporaneamente.

Rispetto a tale obbligo ed imposizione, il problema si pone quando le mansioni da realizzare vengono assegnati a soggetti economici diversi.

Nel caso che un’impresa appaltatrice affidi parte dei lavori contrattualizzati ad un lavoratore autonomo, soggetto che, già nella sua stessa definizione, presenta delle incongruenze interpretative.

A questo punto, nasce spontanea una domanda: per tale condizione, ricorre l’obbligo di nominare il coordinatore per la progettazione dei lavori ai sensi e per gli effetti dell’art. 90 comma 3[2]?

La risposta sembra ovvia, ma soprattutto scontata anche se non lo è affatto.

Tutto dipende dalla tipologia di contratto e dal soggetto economico che propone l’affidamento dei lavori, rispetto al quale gli stessi dovranno essere eseguiti.

Nel caso in cui sia l’impresa appaltatrice ad affidare parte dei lavori ad un lavoratore autonomo, (così come definito dall’art. 89 comma 1 lett. d)[3] per il caso specifico viene a configurarsi un contratto di subappalto o contratto d’opera di subaffidamento, per il quale il soggetto subappaltante va gestito, organizzato e coordinato nell’ambito del POS dell’impresa affidataria.

In questo caso, sull’impresa affidataria/committente, ricade la responsabilità giuridica della gestione del subappaltatore.

Rispetto alla gestione generale della sicurezza del cantiere, il committente non è tenuto alla nomina del coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, in quanto non ricorre per tale condizione contrattuale la nomina del Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione.

Diverso è il caso in cui il lavoratore autonomo venga contrattualizzato direttamente dal committente,  rispetto al quale dovrà svolgere la sua prestazione economica senza vincolo di subordinazione ai sensi dell’art. 94 del D. lgs. 81/2008[4].

Nel caso di specie, il committente, avendo stipulato contratti differenti con soggetti economici diversi non legati da nessun vincolo contrattuale, è tenuto a nominare il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, nonché quello di esecuzione dei lavori al fine di garantire la sicurezza generale del cantiere oltre a tutelare i diversi soggetti dai rischi trasferibili nel caso di attività interferenti.

 

di Arch. Antonio D’Avanzo

Esperto Sicurezza Lavoro (Conf. PMI ITALIA)

Source URL: https://piazzaffari.it/2023/01/02/gli-obblighi-nelle-nomine-di-coordinatori-sicurezza/

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