Confsal e Fials protagoniste del Piano Nazionale per l’Equità nella salute

by fastadmin | 28 Febbraio 2022 19:29

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Roma – Lo scorso 17 gennaio il Dipartimento per le politiche di coesione ha trasmesso alla Commissione Europea, le proposte di Accordo di Partenariato della politica di coesione europea 2021-2027. Per l’Italia è la prima volta che si ha accesso a questo tipo di Fondi Europei.

Il 15 febbraio CONFSAL e FIALS sono state invitate dal Ministero della Salute ad una consultazione sul Piano Nazionale per l’Equità nella Salute. Il PN Salute prevede quattro priorità: contrastare la povertà sanitaria; Prendersi cura della salute mentale; Il genere al centro della cura; Maggiore copertura degli screening oncologici.

Per ogni obiettivo prioritario sono state definite almeno tre azioni e successive ipotesi di attività. Pur apprezzando il notevole sforzo fatto per la stesura del piano, come pure per la definizione delle priorità e del budget per ognuna di essa, la CONFSAL ha sottolineato come sia importante creare un piano di regia tra sistema sanitario nazionale e regionale per una migliore aggregazione di territori anche a livello sub-regionale.

È altresì importante non vi sia una sovrapposizione tra i vari Piani oggi ai tavoli Ministeriali come ad esempio quello del PNRR per aumentare il livello di utilizzo dei Fondi europei.

Nello specifico delle Priorità presentate, è innanzitutto indispensabile assicurare una multidisciplinarità e professionalità nella cura. Non si può pensare di parlare ancora solo di MMG; devono essere considerate altre figure professionali necessarie per garantire livelli ottimali di servizio come gli infermieri di famiglia, le ostetriche, i professionisti della riabilitazione, e tantissimi altri necessari ad ottenere esiti di cura ottimali.

Riguardo al tema del prendersi cura della salute mentale non si può prescindere dalle conseguenze della pandemia. Sono diversi ormai gli studi scientifici che dimostrano i tanti casi di vero e proprio stress post traumatico e abbandono della professione. Per Confsal è prioritario prendersi cura anche della salute mentale di chi cura, anche con opportune iniziative di prevenzione.

La salute e la medicina di genere (priorità 3) è certamente un tema trasversale con più ambiti di intervento ma è necessario connotarla in maniera inequivoca. È inoltre, per noi importante che la formazione non venga fatta solo ai professionisti della cura, ma anche ai giovani, a partire dagli studenti, anche al fine di prevenire tutti quegli atti di bullismo verso giovani gay, LGBT e transgender.

Bene la copertura degli screening oncologici, anche in considerazione degli effetti negativi generati dalla pandemia. In termini di rallentamento delle cure. La Confsal ha chiesto anche chiarimenti sul personale da utilizzare per l’attuazione del Piano in considerazione delle gravi carenze negli organici delle strutture sanitarie, ribadendo poi la necessità di un confronto con le Università per incrementare gli accessi ai corsi di laurea ed assicurare il necessario numero di professionisti sanitari. Il Ministero ha assicurato che il reclutamento dei professionisti sarà fatto oltre quelli previsti dai tetti di spesa per le varie regioni.

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