Dalla Puglia il Risanamento equitativo di “Autonomi e Partire Iva”: con questo provvedimento subito 270 miliardi di euro per le casse dello Stato

by fastadmin | 20 Ottobre 2021 22:53

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Martina Franca – Parte dalla Puglia, in particolare da Martina Franca, la crociata di “Autonomi e Partite Iva” (Api) per un referendum per il risanamento equitativo, un provvedimento complessivo sulla materia delle cartelle esattoriali a favore del popolo delle microimprese e dei professionisti che, più di ogni altro, ha sofferto in modo la crisi causata dalla pandemia.

Già nei prossimi giorni il Movimento di opinione culturale e politico “Autonomi e Partite Iva”, infatti, organizzerà in tutte le regioni italiane conferenze pubbliche per illustrare il progetto, elaborato dai suoi esperti, per un risanamento equitativo, un tour che poi porterà alla mobilitazione che – dal 21 novembre prossimo – vedrà in tutte le piazze italiane banchetti per la raccolta delle 10.000 firme per ottenere il referendum.

Si inizia proprio dalla Puglia, scegliendo per la sua posizione baricentrica Martina Franca: alle ore 18.30 di giovedì 21 ottobre, presso la sala congressi del Park Hotel “San Michele”, si terrà la conferenza “L’impegno di Autonomi e Partite Iva per salvare Imprese, professionisti e famiglie italiane attraverso il risanamento equitativo”.

La manifestazione è organizzata dal movimento “Autonomi e Partie Iva” in collaborazione con ACUE e Noiaspim.
I lavori, moderati da Massimo Lucidi, prevedono gli interventi del sen. Eugenio Filograna, presidente nazionale Api, Maria Alberta Viviani Corradi-Cervi, vicepresidente nazionale Api, Antonio Pepe, coordinatore regionale Api Puglia, e Cristina Surico, vicecoordinatore regionale Api Puglia.
Dopo i loro interventi si aprirà il dibattito in sala; la partecipazione – previo possesso del green pass – alla conferenza, infatti, è aperta a professionisti e famiglie.

Antonio Pepe

Il Risanamento equitativo di Api parte dalla constatazione che lo Stato italiano vanta crediti verso i contribuenti di circa 950 miliardi che, per almeno il 90%, sono importi incagliati e irrecuperabili.
«Il movimento “Autonomi e Partite Iva” – ha spiegato il presidente nazionale Eugenio Filograna (nella foto in evidenza) che interverrà all’evento – propone un risanamento equitativo che prevede la possibilità per i debitori verso lo Stato per qualsivoglia tipologia di debito sorto sino al 31.12.2020, di chiudere la pendenza con il pagamento del 30% della somma a debito: secondo i nostri calcoli così lo Stato incasserebbe subito circa 30 miliardi di euro».
«Per quanto riguarda i crediti irrecuperabili – ha poi detto il sen. Eugenio Filograna – lo Stato cederebbe invece agli Autonomi e Partite Iva tale credito, vendendolo al 30% del valore iscritto a ruolo: siccome il credito in sé potrebbe non avere alcun valore, lo Stato riconoscerà agli acquirenti un premio, sotto forma di credito di imposta, pari al valore originario del credito acquistato, da utilizzare in 10-15 anni in quote costanti. Queste quote saranno compensabili con ogni tipo di debito verso la Pubblica Amministrazione. Questa fase consentirebbe allo Stato di incassare ulteriori circa 270 miliardi di euro da mettere a disposizione per il rilancio dell’economia»

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